Elena, 21 anni, precipita a Ibiza: per le autorità spagnole è femminicidio-suicidio

Per le autorità spagnole il caso di Elena Livigni Gimenez è un caso di femminicidio-suicidio e si attende la chiusura delle indagini. Scartata l'ipotesi della madre della ragazza, che aveva considerato la tragedia come un terribile incidente.

Elena, 21 anni, precipita a Ibiza: per le autorità spagnole è femminicidio-suicidio

Elena Livigni Gimenez, 21 anni, italo-spagnola, è morta lo scorso 3 giugno, a Ibiza, dove stava trascorrendo una vacanza con il fidanzato 26enne Kamil Archane.

Ora sembra essere arrivata una svolta nel giallo che ruota attorno al decesso di questa splendida ragazza. Le autorità spagnole, peraltro dopo la conferma della loro ipotesi, arrivata dall’esito dell’autopsia, sarebbero pronte a chiudere il caso, archiviandolo come femminicidio-suicidio. 

La ricostruzione della tragedia

Elena e Kamil, di nazionalità marocchina, stavano insieme da poco, da febbraio. Il giovane, 12 secondi dopo aver spinto Elena dal balcone della loro camera al quarto piano dell’hotel Torre del Mar” di Ibiza, si è suicidato, lanciandosi a sua volta nel vuoto. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la scansione tenporale della tragedia sarebbe stata immortalata da una telecamera, puntata sui piani inferiori dell’hotel dove la coppia stava trascorrendo la sua vacanza.

La ricerca del movente

Secondo gli inquirenti che si sono occupati del caso, il delitto sarebbe stato dettato dalla gelosia patologica sviluppata dal ragazzo nei confronti di Elena, anche se non ci sono denunce,nè lamentele precedenti. Quella tragica notte, tra i due giovani sarebbe scoppiata una lite,le cui urla sarebbero state udite da un vicino di camera della coppia.

Forse Elena avrebbe espresso la volontà di tornarsene a Barcellona, come potrebbe dimostrare la valigia aperta trovata sul letto della camera dell’hotel. A tutto questo si aggiunge la scomparsa del pc di Elena dall’appartamento di Kamil a Barcellona e mancano ancora gli esiti degli esami effettuati sui cellulari delle vittime che potrebbero far emergere confidenze di Elena alle amiche o propositi violenti del ragazzo.

Intanto, l’ipotesi della madre della ragazza, docente alla Bocconi di Milano, quella del tragico incidente, è stata esclusa, anche perchè dall’esame autoptico non è emerso che i due ragazzi avessero bevuto o assunto droghe. Ora si aspetta la chiusura ufficiale delle indagini da parte delle autorità spagnole. 

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