Educatori ad Ascoli Piceno arrestati: maltrattavano disabili

Cinque educatori sono stati arrestati ad Ascoli Piceno, accusati di aver usato violenze e aver rinchiuso in una "stanza di contenimento" alcune persone disabili, ospiti della struttura. Gli ospiti erano ragazzi e bambini autistici dagli 8 ai 20 anni

Educatori ad Ascoli Piceno arrestati: maltrattavano disabili

Arrestati cinque educatori a Grottammare, località in provincia di Ascoli Piceno. I carabinieri li accusano di aver picchiato e rinchiuso in una “stanza di contenimento” alcuni disabili, tra cui bambini e ragazzi autistici fra gli 8 e i 20 anni. I cinque educatori prestavano servizio nelle struttura riabilitativa “Casa di Alice”, e da quanto emerge dalle indagini condotte dalla procura di Fermo, i maltrattamenti, le violenze e i sequestri sarebbero andati avanti da molto tempo.

Alcune telecamere piazzate nella struttura dai carabinieri hanno permesso di riprendere immagini scioccanti, che riguardano soprattutto episodi avvenuti nella “stanza di contenimento”, con un ospite lasciato da solo a terra. Le immagini fanno vedere un ragazzo con una felpa che viene trascinato nella stanza e anche lui rinchiuso a chiave. Il ragazzo tenta in tutti i modi di aprire la porta, ma nessuno gli risponde e tantomeno gli apre. Un’educatrice toglie con forza i sandali ad un’altra ragazza prima di farla entrare nella stanza. In un’altra stanza della “Casa di Alice”, le immagini fanno vedere dei ragazzi con altre persone che li afferrano per le braccia e gli impediscono di muoversi.

La “Casa di Alice” di Grottammare  si trovava prima a San Benedetto del Tronto, ed è stata trasferita nella cittadina balneare nel 2004. Allora la casa era presentata come la migliore struttura dove accogliere ragazzi, fra gli 8 e i 20 anni, che trovavano qui assistenza anche dai comuni limitrofi. Frutto di un progetto sperimentale, che doveva educare e migliorare gli aspetti comportamentali dei ragazzi autistici, la struttura sorgeva dalla collaborazione fra neuropsichiatri infantili, psicologi e psicopedagogisti, che avevano il compito di aiutare i ragazzi a comunicare con l’esterno.

La fama che aveva, rispetto a quello che adesso è venuto allo scoperto è tutt’altra cosa, e adesso gli educatori dovranno rispondere delle violenze perpetrate ai danni delle persone disabili. La struttura, nata come sostegno per le persone disabili e in particolari per quelle autistiche, era gestita dagli educatori che, non sottoposti ad alcun controllo, eseguivano maltrattamenti e picchiavano gli ospiti, incuranti del loro stato fisico e pschico. Adesso gli educatori dovranno scontare una pena adeguata, ma i ragazzi non dimenticheranno le violenze subite.

Continua a leggere su Fidelity News