La cronaca delle ultime settimane ha tristemente riportato i casi di diversi stupri perpetrati in Italia da alcuni stranieri. Il caso più eclatante e seguito dall’opinione pubblica è stato indubbiamente quello di Rimini, dove la vittima dell’aggressione è risultata essere una cittadina di origine polacca. A fronte di questi casi deplorevoli, tra la gente ha preso piede uno stato di impotenza frammisto ad un sempre più marcato rancore.
Quello che in molti pretendono, è quanto meno intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi dei migranti. La realtà parla però un’altra lingua, così mentre l’emergenza si aggrava, di soluzioni all’orizzonte sembra proprio non vedersene. In questa situazione, a farsi strada sono alcune iniziative destinate a far discutere e dividere. Una di queste è rappresentata dall’ultimo manifesto di Forza Nuova, partito neofascista di estrema destra.
Nell’immagine viene ritratto un uomo nero che si scaglia contro una donna, cercando di strapparle i vestiti. “Difendila dai nuovi invasori. Potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia“. Il monito sarebbe quello di difenderci dai nuovi invasori immigrati, ovvero i nemici della civiltà europea, coloro che occupano l’Italia violentando le nostre donne.
Il manifesto, diffuso sui canali social dalla formazione di destra radicale, è una evidente riproposizione di quelli in uso nella Repubblica Sociale Italiana. L’immagine è infatti volontariamente ispirata all’opera di Gino Boccasile, illustratore attivo all’inizio del XX secolo, famoso per i suoi manifesti utilizzati dal regime fascista.
La campagna di FN ha scatenato aspre polemiche, e non solo in rete. Se da una parte qualcuno appoggia l’intento di sensibilizzare i concittadini, svegliandoli dal qualunquismo politico e sociale degli ultimi tempi, altri si sono scagliati con vigore contro questa iniziativa, accusata di poter aumentare la fobia verso lo straniero. Anche l’Osservatorio sulle nuove destre l’ha etichettata come nient’altro che una palese istigazione all’odio razziale. Altri si sono invece espressi ritenendola una violazione della legge Mancino; per Claudia Bastianelli del PD, saremmo semplicemente di fronte ad una campagna di “odio sul corpo delle donne”.