Igor il “russo” da oggi è ricercato. La famiglia, assieme all’associazione Davide Fabbri, barista che è stato ucciso proprio da Igor lo scorso primo aprile in un bar di Budrio, hanno indetto un regolamento che scadrà il 22 ottobre 2017 con il quale spiegano le regole per potersi incassare l’assegno di 50 mila euro.
La ricompensa sarà garantita solamente al primo che fornirà notizie certe che porteranno al ritrovamento del pluriomicida. Nel caso si trovasse solamente il cadavere senza vita, la ricompensa sarà dimezzata. Questa forma è stata utilizzata dall’avvocato Giorgio Bacchelli, legale del barista Davide Fabbri, ed è da considerarsi come una specie di taglia.
Come spiega il presidente del Comitato Amici di Davide Fabbri, Augusto Morena: “La segnalazione potrà essere fatta in forma anonima, ma chi darà le informazioni dovrà consentire comunque la sua identificazione certa, con qualunque mezzo di sua scelta, per poter valere il diritto di ricompensa. Queste per essere sicuri che la taglia non serva finanziare altri criminali”.
Il bando ovviamente si annullerebbe se i carabinieri, o qualunque forza dell’ordine, scovassero per primi il pluriomicida, come viene affermato dallo stesso Augusto Morena, presidente del Comitato Amici di Davide Fabbri: per ricevere l’assegno si deve prima inviare una segnalazione al comitato organizzativo, e se non avviene questo il bando scadrebbe automaticamente. I soldi comunque non sarebbero buttati al vento e grazie a questo gruzzoletto, se non viene ricompensato nessuno, sarebbe già pronto un progetto per aumentare la sicurezza di Budrio.
Tuttavia la taglia è stata criticata nei giorni scorsi dal sindaco di Budrio, Maurizio Mazzanti, che si rivela preoccupato per la giustizia “fai da te”. D’altro lato però, l’avvocato di Maria Sirica ha risposto che si tratta di una possibilità prevista dal codice civile. Il legale infine precisa che la ricerca deve essere un ausilio alle indagini di polizia già da tempo avviate.