Eataly chiude i ristoranti di Bari e Forlì: il lockdown ha accentutato una serie di problemi

L'azienda ha comunicato che le due strutture non riapriranno neanche dopo il termine delle restrizioni, Eataly troverà ammortizzatori compatibili con l'attuale situazione e troverà soluzioni insieme ai sindacati. Ottanta dipendenti a casa.

Eataly chiude i ristoranti di Bari e Forlì: il lockdown ha accentutato una serie di problemi

I ristoranti della catena Eataly di Bari e Forlì non riapriranno neanche dopo il termine delle restrizioni anti Covid. Lo comunica e conferma in una nota l’azienda, la quale informano che i piani di sviluppo restano però confermati. Secondo quanto si apprende, i due ristoranti avevano mostrato difficoltà e perdite già dall’inizio delle loro attività. Il ristorante di Bari era aperto nel 2013 presso il quartiere fieristico e dal primo anno sarebbe andato sempre in perdita. Adesso vista la crisi economica provocata dal lockdown e dalle restrizioni anti Covid i problemi si sono accentuati, per cui l’azienda ha deciso di chiudere queste due attività.

La stessa situazione di Bari, secondo quanto riferisce il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, si sarebbe verificata anche a Forlì. Pare che inizialmente l’azienda avesse comunicato ai sindacati la volontà di mantenere chiuse le attività di Bari e Forlì fino a Pasqua. Dopo Pasquetta sarebbe  arrivata una prima comunicazione dell’azienda che entrambi gli store avrebbero subito un stop definitivo. In totale nei due ristoranti lavorano 80 persone, 40 nel presidio di barese e altrettante a Forlì. Adesso i sindacati chiedono che venga trovata una soluzione per queste persone che si ritroveranno da un giorno all’altro senza lavoro.

Si cercano soluzioni e ammortizzatori

L’azienda Eataly ha spiegato che adesso verranno trovati degli ammortizzatori adeguati per i dipendenti che rimarranno senza lavoro. A tal proposito la ditta ha fatto sapere che provvederà, insieme ai sindacati “soluzioni volte a ridurre gli impatti di stabilità reddituale sui nostri dipendenti”. D’altro canto però le sigle sindacali chiedono di trovare anche delle altre soluzioni possibili, come ad esempio quella di mantenere l’investimento su Bari scegliendo magari una location alternativa a quella della Fiera del Levante.

Il quartiere fieristico ormai da anni fatica ad essere rilanciato a dovere. e Eataly aveva pensato di aprire proprio in quel punto a Bari per poter dare un’opportunità di sviluppo a tutta l’area. “Le aspettative e valutazioni di sviluppo e crescita del polo fieristico non si sono purtroppo verificate. Per questo il negozio ha registrato importanti perdite sin dal primo anno” – così comunica Eataly in una nota.

Il settore della ristorazione è uno dei più colpiti dalle restrizioni imposte per contenere la pandemia di Covid-19, e molte attività in Italia, non solo Eataly, ormai sono sull’orlo del fallimento. I titolari di tali attività non riescono più a sostenere dei costi che diventano ogni giorno sempre più proibitivi, tra l’altro a molti di loro non basterebbero neanche i ristori che il Governo si sta impegnando ad elargire proprio in questi giorni. Una situazione drammatica che ancora oggi non si sa per quanto possa durare.

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