È stato arrestato il boss Matteo Messina Denaro

Dopo una latitanza durata 30 anni, Matteo Messina Denaro è stato arrestato presso la clinica Maddalena di Palermo, in cui era in cura a causa di un tumore.

È stato arrestato il boss Matteo Messina Denaro

Dopo una latitanza durata 30 anni, nella giornata del 16 gennaio è stato arrestato il boss Matteo Messina Denaro mentre era in day hospital alla clinica Maddalena di Palermo, in cui è arrivato intorno alle otto per sottoporsi alle cure contro un tumore con il nome falso di Andrea Bonafede.

A Palermo, e non solo, è partita immediatamente la festa, ove decine di pazienti e loro familiari presenti nella clinica siciliana hanno urlato: “Bravi, bravi!” nei confronti del Raggruppamento operativo speciale (Ros) protagoniste di questo storico e importante arresto.

Come riportato testualmente dal sito dell’Ansa la certezza che si trattasse di Matteo Messina Denaro è stata confermata tre giorni fa, con i magistrati che hanno dato il via libera per il blitz. I carabinieri infatti erano già alla clinica da circa un anno, luogo in cui uno dei boss più potenti di tutta Cosa nostra si sottoponeva alla chemioterapia.

“Questo è il risultato di anni di indagini di questo ufficio e delle forze di polizia che hanno prosciugato la rete dei favoreggiatori del boss Messina Denaro” ha affermato il procuratore aggiunto Paolo Guido che, insieme al procuratore Maurizio de Lucia, ha coordinato l’indagine per la cattura di Matteo Messina Denaro: “Questo è anche il frutto di un difficile e complesso lavoro di coordinamento tra le forze di polizia che in questo momento devono essere tutte ringraziate”.

L’onorevole Giorgia Meloni invece è in viaggio verso Palermo per festeggiare l’arresto del boss: Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia. All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il Governo, vanno alle forze di Polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa. La prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, come attesta il fatto che il primo provvedimento dell’Esecutivo ha riguardato il regime penitenziario duro per i mafiosi, continueranno ad essere una priorità assoluta di questo Governo”.

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