È morto Ezio Bosso, il musicista che trasformò il dolore in musica

Il direttore d'orchestra, pianista e compositore torinese, si è spento a 48 anni. Nonostante le difficoltà nel convivere con una malattia neurodegenerativa, Bosso è riuscito a realizzare il suo sogno diventando uno dei nomi più famosi del panorama musicale.

È morto Ezio Bosso, il musicista che trasformò il dolore in musica

Fino a pochi giorni fa, Ezio Bosso stilava alcuni progetti e propositi da sviluppare appena fosse terminata la quarantena: “La prima cosa che farò è mettermi al sole. La seconda sarà abbracciare un albero”. Purtroppo, il famoso musicista non ha avuto la possibilità di realizzare quegli obbiettivi che lo rendevano sereno nel pensare a una vita fuori dal lockdown.

Dal 2011 Enzo Bosso conviveva con una terribile malattia neurodegenerativa che gli fu diagnosticata dopo aver subito un pesante intervento al cervello per un cancro, sempre nello stesso periodo. Inizialmente, la patologia si è presentata sotto le vesti della SLA (sclerosi laterale amiotrofica) in una forma che, nonostante i passi in avanti della medicina, non lasciava molte speranze.

Bosso aveva sviluppato una malattia autoimmune i cui effetti sono analoghi alla sclerosi laterale: nel corso degli anni e con grande irruenza, la malattia ha compromesso totalmente le funzioni vitali del caparbio sognatore. Morto a 48 anni, Bosso ha incantato il Paese con la sua musica che è diventata per lui l’unica arma di liberazione contro quella malattia che non è stata capace di spegnere il suo maestoso sorriso.

Nonostante le difficoltà, Bosso è diventato uno dei nomi più conosciuti e apprezzati nel mondo della musica. Formatosi direttore d’orchestra, pianista e compositore, Ezio ha onorato la musica con la sua dolce anima che riusciva a raccontare il dolore con una sfaccettatura diversa, addolcita dalla forza e dalla tenacia che contraddistingue un vero guerriero.

Celebri rimangono le sue immagini sul magico palco dell’Ariston, dove il presentatore Carlo Conti gli diede la possibilità di mostrare il suo talento ad una platea molto vasta che rimase stregata dalla sua infinita determinazione. Bosso eseguì il brano “Following a Bird”, composizione tratta dall’album “The 12th Room”, che in pochi giorni finì nelle posizioni più alte delle classifiche musicali più ambite. Da quel momento, la sua arte e il suo volto sono rimasti impressi nel cuore degli italiani che oggi piangono la sua assenza.  

Continua a leggere su Fidelity News