È arrivata a Roma la "Ragazza afgana" del National Geographic, sfuggita dall’Afghanistan

Sharbat Gula, conosciuta in tutto il mondo come la "Ragazza afgana" dagli occhi verdi nella cover del National Geographic di Steve McCurry del 1985, è fuggita dall'Afghanistan invaso dai talebani ed ha trovato rifugio in Italia.

È arrivata a Roma la "Ragazza afgana" del National Geographic, sfuggita dall’Afghanistan

Divenne famosa in tutto il mondo a sua insaputa nel 1985 grazie ai suoi occhi, che finirono in copertina al National Geographic nell’iconico scatto di Steve McCurry intitolato “Ragazza afgana“. A distanza di più di 35 anni, Sharbat Gula è sfuggita nuovamente dall’Afghanistan invaso dai talebani, ed ha trovato rifugio in Italia.

Sharbat Gula divenne il volto della guerra Afgana quando aveva solo 12 anni e fu ritratta dall’iconico fotografo in un campo profughi di Peshawar in Pakistan. Il suo viso, con occhi verdi spalancati dalla paura, è ancora oggi uno degli scatti più conosciuti della storia. Orfana da quando aveva sei anni, dopo che i genitori furono uccisi durante l’invasione sovietica dell’Afghanistan, l’immagine scattata a dicembre del 1984 rappresentava la prima volta che Sharbat veniva fotografata in vita sua.

La giovane continuò la sua vita, ignara di essere diventata un’icona mondiale, e fu solo nel 2002 quando McCurry ed il National Geographic la rintracciarono per un nuovo scatto, intitolato “Ritrovata”, che scoprì l’impatto che l’immagine aveva avuto nel globo. All’epoca la donna era sposata con un panettiere e madre di tre figlie.

Nel 2016 Sharbat è stata arrestata in Pakistan con l’accusa di vivere nel paese con documenti falsi, ed è stata deportata in Afghanistan. Gula, che è oggi madre di quattro figli ed è vedova, ed i suoi figli furono accolti con grandi onori dall’allora Presidente Ashraf Ghani. Dopo l’invasione talebana del paese, che ha messo a rischio la vita di migliaia di cittadini afgani, Sharbat è adesso arrivata a Roma.

A confermarlo è una nota di Palazzo Chigi, che ha dichiarato di aver “propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione“. La celebre immagine di Sharbat è attualmente parte delle opere in esposizione presso Palazzo Sarcinelli di Conegliano nella mostra “Icons”, che celebra gli scatti del fotografo americano Steve McCurry.

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