Dramma a Roma: finto medico opera un paziente e gli paralizza la mano

Un finto medico ha operato un paziente che è uscito dalla sala operatoria con la mano paralizzata. Solo a distanza di anni, la vicenda che ha reso invalido l'uomo, si è conclusa.

Dramma a Roma: finto medico opera un paziente e gli paralizza la mano

Una storia davvero raccapricciante, una di quelle in cui ogni parola sarebbe superflua, dinnanzi all’assurdità e incredulità della vicenda che ha coinvolto un paziente.

L’uomo ha vissuto un vero e proprio incubo, dopo essere stato ricoverato per essere operato a una mano, uscendo dalla sala operatoria con la paralisi completa dell’arto.

L’accaduto 

La vittima è stata operata dal capo dell’equipe di Ortopedia dell’ospedale San Giacomo di Roma che è riuscito ad ingannare tutti per 15 anni, dato che lui la laurea in medicina non l’ha mai conseguita. La ricostruzione di questa triste storia è riportata dal Messaggero e i dettagli forniti sono davvero agghiaccianti. 

L’uomo, nel 2015, anno cui risalgono i fatti, si è rivolto a quello che reputava un professionista (ma che non è mai stato medico) per l’effettuazione di una delicata operazione chirurgica per una frattura, uscendo dalla sala operatoria con la mano paralizzata. A quel punto, il finto medico, di cui sono riportare solo le iniziali, R.I, si è autodenunciato ai carabinieri ed è stato condannato a pagare parte del risarcimento al paziente e 128 mila euro alla Asl di Roma, come stabilito dalla Corte dei Conti a distanza di diversi anni dalla tragica operazione che ha reso invalido il paziente. 

Ma è dinnanzi ai carabinieri che ha svelato l’arcano, raccontando di aver lavorato abusivamente come medico ortopedico senza essere in possesso di requisiti e competenze necessarie per l’esercizio della professione, dato che lui la laurea in medicina non l’ha mai conseguita. I giudici scrivono che il falso medico “agiva per guadagnare lo stipendio di medico ospedaliero, era consapevole che il suo operato abusivo avrebbe recato danni ai pazienti e se ne assumeva il rischio ogni volta che entrava in sala operatoria”. Gli altri due componenti dell’equipe, che erano con lui in sala operatoria, non hanno colpe perchè non avevano competenze ortopediche, nè conoscevano che lui fosse, in realtà, un truffatore, mettendo in serio pericolo la persona sotto i ferri.

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