Dopo 5 anni, il lieto annuncio sulla serranda del caseificio: "Finalmente diventiamo genitori"

“Chiuso per adozione. Finalmente diventiamo genitori”. Questo l'annuncio affisso su una serranda di uno dei punti vendita del Caseificio Battiniello, a Napoli. A scriverlo Giovanni e Pina.

Dopo 5 anni, il lieto annuncio sulla serranda del caseificio: "Finalmente diventiamo genitori"

Finalmente diventiamo genitori“. Questo l‘annuncio affisso su una serranda di uno dei punti vendita del Caseificio Battiniello, in via Chiaia, a Napoli. A affiggere il cartello sono stati Giovanni, gestore del punto vendita, e sua moglie Pina che, dopo 5 anni, coronano il loro sogno di diventare genitori. 

La telefonata con cui i coniugi hanno appreso che sarebbero diventati tali è arrivata circa un mese fa, dopo un iter complesso, ostacolato dallo scoppio della pandemia e dalle restrizioni legate al Covid.

Il lieto annuncio e i tanti messaggi di augurio

L’iter travagliato prima di diventare genitori si è concluso con un viaggio in Colombia, motivo dell’assenza dal negozio, dove attualmente si trovano i due bambini che verranno adottati. La coppia trascorrerà li’ un mese, periodo utile per l’adattamento e per conoscere meglio i due figli adottivi. 

Gabriele, fratello di Giovanni, ha dichiarato che quest’ultimo e la moglie Pina sono molto conosciuti nel quartiere e hanno una ricca clientela affezionata tra ristoratori e turisti. Molto clienti, infatti, dopo aver visto il cartello, hanno gioito assieme alla coppia e alcuni di loro hanno richiesto informazioni, proprio per trovare il coraggio di affrontare questo lungo percorso. A dimostrazione di ciò, anche le telefonate che Gabriele sta ricevendo da parte di amici e conoscenti che hanno letto il cartello.

Queste le parole di Gabriele: “Abbiamo deciso di scrivere che il punto vendita di Via Chiaia a Napoli, nato venticinque anni fa, era chiuso per una bella notizia. Anzi, bellissima. Io non vedevo l’ora di diventare zio e mio fratello padre. Appena avuta la comunicazione, Giovanni e Pina sono partiti subito. Il negozio rimarrà chiuso qualche giorno. Noi qui li stiamo aspettando”.

In tanti, passando davanti alla serranda abbassata, non si sono limitati a leggere il cartello, ma hanno voluto contribuire con un messaggio. “Sono tante le parole che le persone che conosciamo, come anche chi non conosciamo, ci stanno lasciando scritte. È una partecipazione commossa. Tanti non li ho ancora letti. È un cartello semplice, ma è per un fatto bellissimo”.

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