Una donna di 36 anni è morta per una leucemia per la quale aveva deciso di non curarsi per far nascere la figlia.
È una storia di grande amore e di coraggio quella di Veronica Giazzon. La donna, infatti, ha scoperto di essere affetta da leucemia al secondo mese di gravidanza. Lei, però, non ci ha pensato due volte e di fronte alla scelta di salvare se stessa o la figlia che aveva in grembo ha deciso di mettersi da parte. Così, ha mandato avanti la gravidanza ed ha fatto nascere la piccola. A quel punto, però, iniziare le cure era davvero troppo tardi.
La donna, infatti, è morta per complicazione di una broncopolmonite, sopravvenuta su un corpo già molto debilitato dalla malattia e per questo molto fragile. Veronica ha fatto in tempo a far nascere la sua piccola Matilde, questo il nome dato alla bambina, ed a battezzarla per poi spegnersi.
La donna lascia la piccola Matilde ma anche la figlia più grande Alice. Disperato il marito, Federico Favaro, ancora incredulo rispetto a quanto è successo alla sua famiglia. La donna, però, non aveva rimpianti e da subito ha detto ai medici di fare tutto il possibile per preservare la piccola. Solo dopo la sua nascita avrebbe iniziato le cure. Purtroppo, però, era troppo tardi.
I funerali della donna verranno celebrati sabato pomeriggio alle 15 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Mogliano Veneto. Intanto l’intera cittadina di Trabaseleghe ed il mondo del rugby veneto, dove il marito aveva giocato e dove Veronica era abbastanza conosciuta, sono in lutto per la scomparsa di questa donna coraggiosa.
Una mamma che ha deciso di proteggere la sua piccola fino in fondo, pagando per questo con la sua stessa vita il suo grandissimo gesto d’amore. In mezzo a tante storie tristi di cronaca in cui le vittime sono proprio i più piccoli ed i carnefici spesso gli stessi genitori, la storia Veronica deve essere considerata un vero e proprio esempio.