E’ accaduto alcuni giorni fa ad Altedo di Malalbergo, in provincia di Bologna, ma la notizia è stata resa nota soltanto ieri. Attorno alle 9:30 del mattino, una signora anziana – di ottantasette anni – si è accorta che nel giardino della sua abitazione c’era un uomo con la pettorina da operaio che stava cercando il tombino dell’acqua. Dopo averlo trovato, l’uomo si è rivolto alla pensionata dicendole che secondo lui l’acqua era inquinata dalla presenza di mercurio e che avrebbe dovuto entrare in casa per fare alcuni accertamenti.
L’anziana, poco convinta, inizialmente ha cercato di temporeggiare, poi l’arrivo di un secondo uomo in divisa da vigile urbano ha tratto in inganno la donna, che così si è convinta a fare entrare in casa i due uomini. Appena entrati, i due hanno iniziato a perlustrare la casa poi, arrivati nel salotto-cucina, hanno fatto intendere alla signora anziana che l’aria inquinata avrebbe potuto danneggiare i metalli preziosi e, di conseguenza, i gioielli.
A quel punto la pensionata ha indicato ai due uomini una cassaforte dietro ad un quadro, spiegando però anche che non ricordava la combinazione. Subito dopo, il falso funzionario di Hera ha spruzzato nel lavandino un liquido narcotizzante sostenendo che questo avrebbe protetto dal mercurio e, successivamente, ha indirizzato il getto verso la donna, che immediatamente ha accusato bruciore alla gola e mal di testa, fino ad arrivare ad uno stato di semi-incoscienza.
In questo modo, i due malviventi sono riusciti ad aprire la cassaforte con l’uso del flessibile ed hanno portato via vari gioielli e una medaglia d’oro al valore della Prima Guerra Mondiale.
Al termine della razzia, il falso funzionario di Hera e il finto vigile urbano hanno quindi comunicato alla donna, ancora in stato di semi-incoscienza e che non si è accorta di quanto fosse accaduto, che avevano finito gli accertamenti. Soltanto circa venti minuti più tardi, l’anziana ha ripreso conoscenza ed è stata trasportata all’ospedale di Bentivoglio.
L’ipotesi dei militari che sono giunti sul posto per i rilevamenti è che i due malviventi siano gli stessi che sono stati avvistati precedentemente nell’Imolese.