Una storia assurda è accaduta all’aeroporto di Ulan-Ude, in Russia: una donna russa è deceduta a causa di una fibrillazione del pacemaker che la signora, 30 anni, portava in corpo. La donna stava per arrivare al gate quando ad un tratto si è accasciata sulle braccia del marito ed è morta senza che l’uomo abbia potuto far nulla per impedirlo. La donna si chiamava Diana Tolstova, era una donna sana se non fosse stato per quel pacemaker, ma la causa della sua morte sembra sia stata provocata proprio dal suo cattivo funzionamento.
A quanto pare, le onde elettromagnetiche hanno alterato il funzionamento del pacemaker, che ha provocato una sorta di corto circuito che ha fulminato la donna. L’incidente è avvenuto mentre la signora stava percorrendo il passaggio che portava al gate, accanto al marito Maxim, un uomo di 33 anni che ancora non può capacitarsi di quello che è successo.
La moglie dell’uomo si è sentita male all’improvviso, ha iniziato a tremare e poi è morta tra le braccia del consorte, che aveva cercato in tutti i modi di rianimarla. Diana Tolstova è morta nel giro di qualche minuto, e dire che il marito aveva detto agli addetti alla sicurezza che la donna aveva il pacemaker, ma nessuno ha potuto fare nulla per evitare la tragedia, anche perché questa improvvisa reazione non era prevista.
Ecco le parole del marito della donna, disperato dalla perdita della consorte: “Non so cosa sia accaduto ma mentre stavamo arrivando al gate Diana ha cominciato a tremare ed è subito collassata”. E aggiunge: “Non hanno chiamato neanche l’ambulanza, e così la mia bellissima Diana è morta tra le mie braccia”.
In realtà i soccorsi sono arrivati poco dopo ma per la donna non c’era più nulla da fare. Il marito però racconta che anche i medici si sono trovati in difficoltà, spiazzati da questo evento tragico e impotenti anche loro sul da farsi. Intanto Diana non c’è più, e i familiari piangono la sua perdita stretti nel loro dolore per questa incredibile tragedia che ha sconvolto le loro vite.