Donna incinta mangia ostriche crude, bambino nato con gravissima infezione: chiuso il ristorante

Una donna di Prato ha mangiato ostriche crude in un ristorante di Sesto Fiorentino a fine gravidanza. Il figlio è nato con una gravissima sepsi con meningite, ed è in pericolo di vita. Il ristorante è stato chiuso per gravi violazioni dalla ASL.

Donna incinta mangia ostriche crude, bambino nato con gravissima infezione: chiuso il ristorante

Una donna incinta ha causato una gravissima infezione al figlio che portava in grembo, che versa adesso in condizioni gravissime in terapia intensiva con una rarissima malattia. La donna ha mangiato ostriche crude in un ristorante poco prima di partorire, trasmettendo la malattia al bambino.

La madre è una donna di Prato, mentre il locale dove è avvenuto il pranzo si trova a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. A raccontare la storia è la stessa Asl, che ha voluto portare attenzione al rischio nel quale si incorre consumando alimenti crudi durante la gravidanza, anche se ci si trova a fine gestazione. Poco prima del parto, la donna ha mangiato un pasto a base di crostacei e ostriche crude in un ristorante cinese.

Pochi giorni dopo, il figlio è nato presentando una sepsi con meningite, una gravissima infezione da “Plesiomonas shigelloides” estremamente rara. “Si tratta di una forma rarissima, di cui sono descritti 12 casi nel mondo” ha commentato il dottor Pier Luigi Vasarri, direttore della struttura di Pediatria e Neonatologia/Tin dell’ospedale di Prato, dove il piccolo è ricoverato in terapia intensiva neonatale.

L’infezione che ha colpito il bambino, che ha ora 10 giorni di vita, è particolarmente problematica perch resiste ai comuni antibiotici utilizzati nei neonati. Grazie alla rapidissima diagnosi dei medici del nosocomio pratese, la corretta terapia è stata subito applicata al bambino, ma le sue condizioni continuano ad essere gravi.

La Asl ha immediatamente disposto un sopralluogo presso il ristorante, trovando “gravissime condizioni di degrado e di sicurezza alimentare“, commenta l’Area Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria che ha dato inizio alla indagine epidemiologica. Al termine del sopralluogo, è stata sospesa l’attività del locale e sono stati sequestrati ben 500 kg di prodotti senza indicazione di provenienza e malconservati. Nei confronti del ristorante è stato anche avviato un procedimento penale.

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