Donna finge la cecità per ottenere l’invalidità: truffa 75mila euro e rinnova la patente, ma il processo è in arrivo

Nel certificato medico per il rinnovo della patente di guida, è stato specificato che la signora è pienamente abilitata a condurre un veicolo senza alcuna limitazione, garantendo così la sua completa autonomia alla guida.

Donna finge la cecità per ottenere l’invalidità: truffa 75mila euro e rinnova la patente, ma il processo è in arrivo

La donna ha ricevuto un’indennità civile per la cecità dichiarata da entrambi gli occhi, che negli ultimi cinque anni ha fruttato 75.000 euro. Nel frattempo, pur continuando a percepire questa indennità, ha provveduto a rinnovare regolarmente la sua patente di guida per muoversi senza problemi.

Tuttavia, la sua situazione si è complicata recentemente: un informatore anonimo ha segnalato alle autorità i suoi sospetti riguardo alla veridicità della sua condizione, scatenando così un’indagine ufficiale. Ora la signora è accusata di truffa e falsificazione di documenti pubblici commessa da un privato, trovandosi di fronte a gravi conseguenze legali.

Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera“, una fonte anonima ma ritenuta “qualificata ha fatto trapelare informazioni su una donna che riceve un’indennità civile per invalidità, dichiarandosi cieca da entrambi gli occhi. Tuttavia, non sembra essere affetta da alcuna grave infermità.

Ci potrebbero essere dubbi riguardo alla sua vista, ma non al punto da definirla legalmente cieca, come attestato dall’Inps. Per verificare questa situazione, i carabinieri stanno investigando sulla donna e hanno scoperto un particolare sorprendente nel suo dossier: un paradosso che richiede ulteriori approfondimenti. Infatti, la donna è stata registrata come legalmente cieca dall’Inps il primo agosto, ma solo due mesi dopo, e cioè il 30 settembre, risulta che abbia rinnovato la sua patente di guida.

Questi dettagli giustificano un’approfondita indagine. Nel certificato medico per il rinnovo della patente di guida, emerge un particolare interessante: “Paola Conti è autorizzata a guidare senza restrizioni“. Successivamente, durante una serie di osservazioni quotidiane, la 56enne viene sorpresa mentre svolge attività normali che sembrano incompatibili con la sua presunta condizione di cecità totale: esce di casa in abbigliamento da jogging per correre al parco, pratica stretching e preleva denaro dal bancomat senza alcuna difficoltà.

Questi elementi convincono il pm Mario Palazzi a richiedere, e ottenere, il rinvio a giudizio della donna.

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