Una donna di 42 anni è rimasta coinvolta in un grave episodio nella serata di sabato 6 settembre a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, mentre si trovava sul posto di lavoro. Secondo le prime ricostruzioni, l’ex marito l’avrebbe colpita più volte con un coltello al volto, al torace e alle braccia, accompagnando i colpi con pugni in diverse parti del corpo.
L’accaduto si è verificato intorno alle 22.45 e ha immediatamente richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno raggiunto rapidamente il luogo dei fatti dopo la chiamata di emergenza. Pochi minuti dopo l’episodio, sul posto sono arrivate le pattuglie della Polizia Locale e un’ambulanza del 118, che hanno prestato i primi soccorsi. La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Bassiano, dove è attualmente ricoverata in Osservazione Breve Intensiva.
Le condizioni sono considerate serie ma monitorate costantemente dal personale sanitario, che nelle prossime ore valuterà il percorso clinico più appropriato. L’ospedale ha attivato subito il protocollo previsto per situazioni di emergenza, garantendo assistenza medica immediata e supporto psicologico per la donna.
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua condanna pubblica, definendo l’accaduto come un fatto intollerabile. Ha sottolineato la necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione e di sostegno alle persone in situazioni fragili, ricordando come la sicurezza debba rimanere una priorità assoluta per le istituzioni.
Zaia ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza di programmi di sensibilizzazione e interventi coordinati tra enti pubblici e associazioni dedicate alla tutela delle persone in contesti a rischio. L’episodio ha riportato nuovamente l’attenzione sulla questione della protezione delle donne nei confronti degli ex partner, un tema di grande attualità e preoccupazione in tutta Italia.
Negli ultimi anni, sono stati attivati diversi strumenti di prevenzione, come servizi di ascolto telefonico, applicazioni di segnalazione immediata e programmi di tutela legale, con l’obiettivo di ridurre il verificarsi di situazioni critiche. Le associazioni e le istituzioni locali hanno intensificato le campagne di sensibilizzazione, con l’intento di rafforzare la cultura del rispetto e garantire una rete di supporto efficace per chi si trova in condizioni di vulnerabilità.
Oltre all’intervento immediato delle forze dell’ordine, la vicenda sottolinea anche l’importanza di avere protocolli di emergenza sul luogo di lavoro, che possano essere attivati rapidamente per tutelare la sicurezza di dipendenti e collaboratori. La collaborazione tra autorità, ospedali e enti di sostegno rappresenta un elemento chiave per garantire risposte rapide e coordinate, riducendo il rischio di ulteriori complicazioni. Questo caso ha quindi richiamato l’attenzione non solo sulle azioni preventive individuali, ma anche sull’importanza di sistemi strutturati di protezione e monitoraggio in contesti professionali e privati.