La vicenda accaduta nella notte tra il 10 e l’11 agosto a Cuneo ha suscitato grande attenzione: una donna, tornata a casa in stato di ebbrezza, ha sfondato la porta del suo appartamento dopo aver perso le chiavi e, spaventata dall’abbaiare del cane, ha compiuto un gesto che ora la mette a rischio di pesanti conseguenze legali.
Secondo la ricostruzione, la quarantenne di origine straniera, infastidita dai rumori e dalla reazione dell’animale, ha afferrato il cane e lo ha fatto cadere dal balcone, causandone la morte immediata. L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido, grazie alla segnalazione di un vicino di casa che ha assistito alla scena. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato la porta sfondata e la donna priva di sensi a terra, mentre un uomo tentava di soccorrerla.
In un momento di lucidità, la stessa ha ammesso il gesto, spiegando che l’animale abbaiava troppo forte e, preso da un momento di rabbia, l’ha lanciato dal balcone. Il caso ha subito richiamato l’attenzione delle autorità competenti e degli organismi per la tutela degli animali. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA) e promotrice della recente normativa in materia, ha sottolineato l’importanza di un’applicazione rigorosa della legge, che prevede pene fino a quattro anni di reclusione e multe che possono arrivare a 60.000 euro per chi si rende responsabile di uccisione di animali.
Brambilla ha espresso apprezzamento per l’immediato intervento della polizia e per le indagini in corso, ribadendo che la LEIDAA si costituirà parte civile per garantire che episodi simili ricevano il giusto peso nel sistema giudiziario. L’attenzione nei confronti della tutela degli animali è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, e questa vicenda rappresenta un chiaro esempio della necessità di intervenire prontamente e con determinazione per prevenire comportamenti lesivi e per proteggere la convivenza civile.