L’epilessia è una condizione neurologica che si manifesta con un’improvvisa perdita di coscienza e violenti movimenti convulsivi dei muscoli. Questi movimenti vengono definiti “crisi epilettiche”: la loro durata è variabile, e può passare quasi inosservata, oppure estendersi per lunghi periodi.
Purtroppo, uno dei violenti attacchi di epilessia ha colpito Susanna, una donna di 47 anni. Gli attacchi per lei sono molto frequenti, addirittura quattro o cinque volte in un mese. L’ultimo attacco, quello che le ha tolto la dignità, le è capitato di sabato mentre cenava con il marito e degli amici in una pizzeria in provincia di Pesaro e Urbino.
All’inizio della cena, è incominciato il violento attacco che è durato pochi ma lunghissimi minuti. Subito accorrono un medico ed un farmacista, già presenti in sala, ma il marito già sapeva come gestire la situazione. La donna, in pochi minuti, starà meglio. La parte veramente choccante di questa vicenda però riguarda il titolare che si è più preoccupato per la propria clientela, piuttosto che della donna e della sua spiacevole situazione. Ha commentato dicendo che la prossima volta è meglio ordinare le pizze da asporto poiché i clienti si sono spaventati.
Purtroppo, queste situazioni non sono isolate: è paradossale come questi commenti si siano verificati proprio durante la campagna Trenta Ore per la Vita, una campagna dedicata alla conoscenza dell’epilessia e per aiutare la ricerca a formulare una corretta diagnosi della malattia. È per la scarsa conoscenza di questa situazione che vede le persone affette da epilessia essere discriminate, nonostante in Italia ci siano tra i 29.500 e i 32.500 nuovi casi ogni anno.
Susanna è rimasta veramente colpita, non tanto per la sua crisi epilettica, quanto per i commenti inappropriati del proprietario del locale. Susanna ha sempre vissuto la sua vita e non ha mai rinunciato a nulla nonostante la sua situazione: ora, però, ha dovuto rinunciare alla sua dignità. Spesso ha avuto attacchi epilettici in luoghi pubblici, ma non si è mai arresa.
La donna, che ora fortunatamente sta meglio, vorrebbe dirgliene quattro al proprietario. Il marito, “persona troppo buona” dichiara la moglie, non è disposto ad accompagnarla poiché Susanna non ha la patente. Susanna dichiara: “Per fortuna ho crisi molto forti, che non mi fanno rendere conto di quello che succede attorno a me. Altrimenti, se l’avessi sentita, mi sarei arrabbiata davvero”.