Disoccupato ruba offerte in chiesa: l’aiuto dei carabinieri e del parroco per la ricerca del lavoro

In preda alla disperazione, un giovane decide di rubare le offerte in chiesa, ma il lieto fine è dietro l'angolo grazie ai Carabinieri e al parroco che lo aiutano a cercare lavoro.

Disoccupato ruba offerte in chiesa: l’aiuto dei carabinieri e del parroco per la ricerca del lavoro

Il Covid e l’emergenza sanitaria stanno causando gravi problemi, non solo per le vittime che questo virus sta portando via, ma anche per famiglie disperate che non riescono ad arrivare a fine mese. Alcuni padri di famiglia, pur di sfamare i propri pargoli, decidono di cercare espedienti illeciti, come rubare. Un caso del genere è accaduto a Caorle, in provincia di Venezia, dove un giovane papà ha rubato le offerte in chiesa, ma la sua storia è finita nel modo migliore possibile. 

Un giovane ragazzo di 23 anni, senza lavoro e padre di un bambino, non riuscendo a sfamarlo come potrebbe perché sprovvisto di denaro, decide di compiere un furto. Il giovane decide di rubare le offerte in chiesa in modo da mettere da parte una discreta somma. La storia qui narrata è raccontata da La Nuova Venezia che spiega come nell’ultimo mese ci siano stati ben 14 furti nella chiesa della Madonna dell’Angelo, nel Duomo e anche nella chiesetta di Santo Stefano. 

Il 23enne è riuscito ad accumulare la somma di più di 1000 Euro. I militari dell’Arma, per mesi, insieme al maresciallo, hanno controllato ogni dettaglio delle telecamere di sorveglianza per capire chi commettesse i furti. Il ladro usava una carta biadesiva da calare con una sorta di cordino nelle cassette delle offerte per poter prendere ciò di cui aveva bisogno. 

Capendo che il ladro fosse sempre lo stesso, sono riusciti a risalire alla sua identità cogliendolo immediatamente sul fatto con ancora gli attrezzi che era solito usare per prendere denaro, oltre al bottino che ha totalizzato in giornata pari a circa un centinaio di Euro. Ovviamente, i militari lo hanno arrestato con l’accusa di furto e, proprio in quelle circostanze, il giovane ha confessato di averlo fatto per mantenere la sua famiglia. 

A quel punto, il parroco di Caorle, Don Danilo Barlese, che ha sporto denuncia contro il giovane, ha deciso, anche grazie all’aiuto dei Carabinieri di aiutarlo a trovare un lavoro come cameriere presso uno dei ristoranti del centro turistico. Il parroco ha espresso in questo modo il suo pensiero riguardo tutta la faccenda: “Stiamo tentando di trovare una soluzione condivisa, mi dispiace per quello che è accaduto, ma a tutto è possibile rimediare. Più di così non posso riferire. È stata una brutta vicenda, speriamo si possa raccontare anche il lieto fine”.

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