Una passione viscerale per la montagna, quella che Simone Celso, 27 anni, nutriva da sempre e che lo aveva spinto anche ieri a mettersi in cammino, da solo, alla scoperta della natura che tanto amava. Un’escursione che avrebbe dovuto condurlo alla “Grotta della Noce”, una delle tante cavità nascoste nella bassa Valle dell’Orta, nella frazione di San Tommaso. Ma a quella grotta, Simone non è mai arrivato. Poco dopo le 21 del 21 marzo 2025, gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico lo hanno ritrovato senza vita, alla base di un salto di roccia, in una zona impervia e poco battuta. Da quel momento sono iniziate le operazioni di recupero del corpo, rese difficoltose dal buio e dalla morfologia del territorio. Una sfida che però non avrebbe mai spaventato Simone, un ragazzo che aveva già scalato gran parte delle vette abruzzesi e conosceva bene le insidie della montagna.
L’ultima escursione
Dipendente della Terna, l’azienda che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica in Italia, Simone aveva appena terminato il turno di lavoro e, nel pomeriggio, aveva deciso di concedersi un’escursione in solitaria. Prima di partire, aveva chiamato un amico per chiedere informazioni proprio sulla Grotta della Noce, desideroso di raggiungerla e scoprire il fascino nascosto di quel luogo. Da quel momento, però, nessuno ha più avuto sue notizie. Il mancato rientro ha fatto scattare l’allarme, con i familiari e gli amici che hanno cercato invano di contattarlo. Le ricerche sono partite immediatamente, coinvolgendo unità del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine, supportati anche da volontari e conoscenti del giovane.
Le ricerche e il brutto ritrovamento
Le squadre di soccorso hanno perlustrato l’area per ore, affrontando pendii scoscesi e sentieri difficili, finché, attorno alle 21, è arrivata la notizia della scoperta: il corpo di Simone giaceva alla base di una parete rocciosa, in una zona particolarmente difficile. La dinamica del sinistro è ancora al vaglio degli esperti, ma la prima ipotesi è che il giovane sia scivolato durante il tragitto, precipitando nel vuoto senza possibilità di salvezza. Il recupero della salma è stato particolarmente complesso, a causa della scarsa visibilità e del terreno impervio, ma è stato portato a termine nella notte.
La disperata notizia ha scosso profondamente la comunità di Caramanico Terme, dove Simone era molto conosciuto e benvoluto. Amante della natura, della montagna e dell’avventura, lascia un vuoto incolmabile tra familiari, amici e colleghi, che lo ricordano come un ragazzo solare, determinato e pieno di vita. Sui social, in queste ore, si susseguono messaggi di cordoglio e ricordi affettuosi da parte di chi lo conosceva e aveva condiviso con lui la passione per l’escursionismo. Le autorità stanno ora cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e di capire se il sentiero presentasse particolari pericoli o se ci siano stati altri fattori che hanno contribuito ai gravi fatti. Una passione fortissima quella per la montagna, che però, questa volta, gli è stata fatale.