La Nestlé, società multinazionale leader mondiale nella produzione di dolciumi e vari alimenti, ha deciso di cedere i marchi Rossana e Ore Liete. La notizia si è subito sparsa a macchia d’olio tra i dipendenti dell’azienda umbra che produce le caramelle e che fa parte del gruppo Nestlé, la Perugina.
I sindacati hanno indetto subito un’ora di sciopero durante la quale è stata bloccata l’intera linea di produzione e la multinazionale svizzera, proprietaria dello stabilimento di San Sisto dal 1998, ha subito fatto sapere che cederà soltanto i due marchi, non la produzione.
Sembra però che i lavoratori non si siano tranquillizzati, infatti l’azienda Perugina dà lavoro a più di 800 dipendenti fissi e a più di 300 stagionali, ciò vuol dire che gran parte della popolazione locale lavora per l’azienda. Lo sciopero è stato comunque indetto nonostante per il giorno dopo fosse già in programma un incontro che, stando a quanto annuncia il sindacato, parte già molto male.
La ‘Perugina‘ in Umbria è quasi un’istituzione, infatti è una delle aziende più grandi e con particolare rilevanza storica. Ecco perchè le istituzioni locali, a partire dalla Presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, e dal Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, non fanno certo mistero della loro preoccupazione. Oggi si terrà, nel capoluogo umbro, un incontro tra la delegazione della Nestlé – guidata da Leo Wencel -, il presidente della regione ed il sindaco, per illustrare il piano industriale progettato dalla multinazionale.
Lo scopo della Nestlé è quello di valorizzare il brand del ‘Bacio Perugina‘, e sviluppare prodotti storici, al fine di controbilanciare il calo fisiologico della cioccolata. Questo prevede forti investimenti in marketing che consentirà, molto probabilmente, di far conservare i posti di lavoro a rischio. Ieri, però, la tensione è diventata palpabile quando ad un incontro del sindacato ha partecipato anche al segretaria della CGIL, Susanna Camusso, che si è dichiarata vicina ai lavoratori ed ha inoltre insistito sul fatto che sarà fatto tutto il necessario per fare in modo che i lavoratori mantengano il loro impiego.