Denise Pipitone: la clamorosa telefonata tra Giacoma Maggio e il suo ex marito

Ieri sera a Quarto Grado è stata proposta la ricostruzione della telefonata intercorsa tra Giacoma Maggio, sorella di Piera Maggio e zia di Denise, e l'ex marito.

Denise Pipitone: la clamorosa telefonata tra Giacoma Maggio e il suo ex marito

Nel corso della trasmissione televisiva Mediaset Quarto Grado, andata in onda ieri sera, si è tornati a parlare del caso di Denise Pipitone, la piccola scomparsa da Mazara del Vallo 17 anni fa.

Ancora una volta sono state tirate in ballo persone appartenenti al nucleo familiare di Denise e tutti, in studio e da casa, si chiedono se Denise sia stata vittima della vendetta di una persona che conosceva. 

La ricostruzione della telefonata

Ieri sera si è mostrata la ricostruzione di una telefonata intercorsa tra Giacoma Maggio, sorella di Piera Maggio e zia di Denise, e l’ex marito, Matteo Marino. “Tu sai dov’è la bambina, tu sai dov’è”. E’ così che Giacoma si rivolge all’ex marito. Ma perchè utilizza quel tono? Stando alla versione fornita da una delle sensitive interpellate nel caso, la zia di Denise aveva effettuato quella telefonata sapendo che l’ex marito era avvezzo a pratiche esoteriche.

Nella telefonata Giacoma avrebbe parlato di un sogno in cui c’erano un altare e una donna incappucciata. Giacoma si rivolge così all’ex compagno: “Tu mi hai detto che si sarebbe realizzato se io non fossi tornata con te”, aggiungendo:“Tu sai dov’è la bambina, tu sai dov’è”. Di qui l’invito ad entrare in trance “come ha già fatto più volte”, a tirare fuori la doppia personalità, buona e cattiva, e a ricordarsi “dell’entità da cui è posseduto”. Infine la conclusione: “Io sono a conoscenza di cose che gli altri non sanno”. Tra queste, stando al contenuto della telefonata, il fatto che lui sapesse dove fosse finita la bambina scomparsa il primo settembre 2004 da Mazara del Vallo.

Intanto le indagini sulla scomparsa di Denise proseguono e Piera Maggio, stavolta, sceglie di rivolgersi direttamente ai rapinatori, scrivendo: “Voi che avete rapito Denise, nonostante siano passati giorni, mesi, anni….raccoglierete quello che avete seminato, sia in terra che in cielo. Mostri siete e sempre lo sarete”

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