Denise Pipitone: intercettazioni shock della sorellastra Jessica Pulizzi

Rivelazioni shock quelle che emergono da un'intercettazione in cui si sente la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, fare chiaramente riferimento al rapimento della piccola. A breve il processo d'appello. Potrebbe arrivare presto una svolta

Denise Pipitone: intercettazioni shock della sorellastra Jessica Pulizzi

Nuove importanti rivelazioni sul caso di Denise Pipitone, la piccola scomparsa da Mazara Del Vallo a soli 4 anni mentre giocava davanti casa.

A distanza di ben 10 anni dalla scomparsa, è stata resa pubblica un’intercettazione, ottenuta grazie ad una cimice messa nel motorino della ragazza, in cui si sente chiaramente la voce di Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola Denise, mentre chiede informazioni su cosa fare della piccola. Il file audio è stato trasmetto in esclusiva dalla trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” e si sentono molto chiaramente queste parole “Ciao Pe, vai a prendere Denise, ma Peppe che ti ha detto? Dove la devo portare”. Una conferma, finalmente, a quanto aveva sempre sostenuto Piera Maggio, madre della piccola Denise, che sin dall’inizio accusa la sorellastra del rapimento della figlia.

L’intercettazione risale a poche settimane dopo il rapimento di Denise, ma il contenuto è stato divulgato soltanto dopo tutti questi anni. È palese che Jessica Pulizzi è coinvolta nel rapimento della piccola, ma resta da chiarire chi fossero le persone con le quali stava parlando la donna.

Piera Maggio si è detta finalmente soddisfatta dal momento che, finalmente, esiste una prova concreta della colpevolezza della Pulizzi, come aveva sempre sostenuto. Si apre quindi un varco nel caso di Denise e si potrebbe essere vicini ad una svolta decisiva nelle indagini, che potrebbe portare finalmente alla verità ed al ritrovamento della piccola, che Piera Maggio crede fermamente essere ancora viva.

Alla luce di quanto emerso in questo giorni, presto Jessica sarà sottoposta ad un nuovo interrogatorio e ad un processo di appello che si preannuncia ricco di colpi di scena. La donna, infatti, era stata assolta in primo grado. “E’ stata usata una formula che non chiarisce nulla. Noi affidiamo ora a questa corte la speranza di sapere esattamente ciò che a Denise è stato fatto. Lo dico come madre che non ha mai perso la speranza di rivedere la propria creatura: i bambini non si toccano, non possono essere violati. Siamo qui per affermare anche questo semplice principio di civiltà. Ormai solo la giustizia potrà darmi le risposte che attendo da dieci anni” aveva commentato Piera Maggio.

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