Delitto Garlasco, Stasi disoccupato dopo la condanna

Alberto Stasi è stato licenziato dallo studio di commercialista dove lavorava. Lo studio ha interrotto il rapporto perché i clienti si erano lamentati di essere seguiti da un condannato per omicidio

Delitto Garlasco, Stasi disoccupato dopo la condanna

Sono passati ben otto anni dalla morte di Chiara Poggi: era il 13 agosto quando una telefonata diceva:” C’è una ragazza morta in via Pascoli”. In quella calda giornata di otto anni fa la notizia giunse come un fulmine a ciel sereno a turbare una comunità tranquilla e una famiglia perbene come è la famiglia Poggi. Il calvario della famiglia Poggi cominciò quel giorno, il 13 agosto 2007 a Garlasco, comune di poco più di 9mila abitanti in provincia di Pavia.

Chiara Poggi è stata rinvenuta ai piedi delle scale della cantina, in pigiama, immersa in un lago di sangue. La famiglia della ragazza non era presente in quel momento in casa perché si trovava in montagna a trascorrere qualche giorno di relax. Lei era rimasta in paese con il suo ragazzo, Alberto Stasi, ed è proprio Alberto a chiamare il 118. Dopo alcuni giorni Alberto Stasi viene indagato con l’accusa di omicidio volontario e rimarrà l’unico sospettato in questi otto anni della morte di Chiara.

Nel 2011 la Corte d’Appello aveva confermato l’assoluzione e si era parlato di delitto senza colpevoli. Ma nell’aprile del 2014 inizia il processo d’appello bis e tutto cambia, grazie anche alla battaglia di perizie: nuove prove contro Alberto emergono con prepotenza e si torna a parlare della bicicletta nera vista da una vicina accanto alla porta d’ingresso di casa Poggi. Una nuova analisi viene fatta sulla camminata di Alberto Stasi e i periti sono stati pronti a dimostrare che “era impossibile non sporcarsi le suole di sangue” mentre invece le scarpe di alberto erano rimaste intatte.

Dopo la condanna di 16 anni inflitta il 17 dicembre 2014 dai giudici Alberto Stasi vive un momento molto delicato anche perché è finito il suo rapporto di lavoro con lo studio commercialista dove era impiegato. I clienti dell’ufficio sono letteralmente scappati e non hanno gradito di essere seguiti da un professionista che ha ricevuto una condanna per omicidio. Alberto è dunque disoccupato e ha anche  scarse possibilità di trovare un altro impiego, specialmente adesso che attende il nuovo processo.

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