Deflagrazione in un’officina a Pomigliano: tre operai coinvolti, uno in gravi condizioni

Un’esplosione in un capannone di autodemolizioni a Pomigliano d’Arco ha coinvolto tre operai, due dei quali in condizioni gravi: le cause sono ancora in fase di accertamento, ma si ipotizza una bombola di GPL difettosa.

Deflagrazione in un’officina a Pomigliano: tre operai coinvolti, uno in gravi condizioni

Un forte boato ha scosso Pomigliano d’Arco nella mattinata del 3 ottobre, quando all’interno di un capannone della Motortecno – azienda di autodemolizioni conosciuta da anni sul territorio – si è verificata una violenta deflagrazione. L’episodio, avvenuto in via San Giusto, ha visto il coinvolgimento di tre operai che stavano lavorando all’interno della struttura. 

Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di verifica, la deflagrazione potrebbe essere stata causata da una bombola di GPL installata su una vettura in demolizione. La possibilità che una fuga di gas o una manovra imprevista abbiano innescato la scintilla resta una delle ipotesi più concrete, ma le autorità non escludono altre cause. Sul posto si sono recati i Carabinieri della stazione di Pomigliano e della compagnia di Castello di Cisterna, impegnati a ricostruire con precisione quanto accaduto e a raccogliere elementi utili alle indagini

Dei tre operai coinvolti, il più grave è un uomo di 31 anni, che si trova in condizioni molto critiche ed è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove i medici stanno tentando di stabilizzarlo. Sempre al Cardarelli è stato portato un altro lavoratore di 29 anni, anch’egli in condizioni preoccupanti. Un terzo operaio, di 39 anni, è stato invece medicato sul posto e poi trasportato all’ospedale del Mare: le sue condizioni, pur serie, non destano la stessa preoccupazione dei colleghi. 

La rapidità dei soccorsi ha evitato un bilancio ancora più pesante. Le ambulanze del 118 hanno raggiunto la zona in pochi minuti e hanno trasferito i contusi negli ospedali cittadini, mentre i Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza l’area del capannone, isolando la zona interessata e verificando che non vi fossero ulteriori rischi legati ad altre bombole o materiali infiammabili presenti nella struttura. Gli inquirenti stanno acquisendo le prime testimonianze e valutando i sistemi di sicurezza adottati dall’officina. La Motortecno è una realtà ben radicata a Pomigliano d’Arco, attiva da anni nel settore delle autodemolizioni, e questo episodio solleva interrogativi importanti sul rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e sulla manutenzione dei sistemi di stoccaggio e smaltimento dei materiali pericolosi

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