Una vita trascorsa dietro ai fornelli, tra il profumo del ragù che sobbolliva per ore e il vociare dei clienti affezionati, che giorno dopo giorno si sedevano ai tavoli della sua trattoria per gustare un piatto caldo, preparato con l’amore e la sapienza di chi ha fatto della tradizione una missione. Concetta Cocozza ha visto avvicendarsi generazioni intere nella sua trattoria, persone di ogni età e provenienza, turisti e napoletani doc, tutti accomunati dal desiderio di assaporare un pezzo autentico di Napoli. Dai vicoli dei Quartieri Spagnoli, dove aveva iniziato la sua avventura nel mondo della ristorazione, alla celebre trattoria che oggi porta avanti la sua eredità, la sua storia somiglia a una favola di resilienza e passione, un’epopea napoletana fatta di sapori e tradizione.
La sua vicenda ricorda quella della leggendaria “donna Cuncetta” cantata da Pino Daniele. Concetta, conosciuta da tutti come ‘A Nennella, ha trascorso la sua intera esistenza tra i Quartieri Spagnoli, un dedalo di vicoli vibrante di vita, odori e suoni, che nei decenni ha visto trasformarsi ma mai perdere la propria anima. Era solo una ragazzina quando, nel difficile Dopoguerra, iniziò a lavorare nella piccola pizzeria di famiglia, in una Napoli ferita e affamata che tentava di rialzarsi dalle macerie. Con il tempo, quella piccola pizzeria si trasformò in una trattoria, divenuta negli anni un punto di riferimento per la città e per chiunque volesse assaporare la vera cucina napoletana. ‘Oggi, quattro generazioni dopo, la sua famiglia porta avanti con orgoglio il suo insegnamento. I suoi figli e nipoti, cresciuti tra pentole fumanti e risate di clienti soddisfatti, gestiscono numerosi ristoranti, non solo a Napoli, ma anche all’estero. La loro cucina dà lavoro a decine di persone, tra cuochi, camerieri e ristoratori, mantenendo viva quella tradizione che Concetta ha trasmesso con tanto amore.
Un’icona della cucina napoletana
La storica Trattoria “Nennella”, fondata nel 1949, prima nel cuore pulsante dei Quartieri Spagnoli e oggi con una nuova sede in piazza Carità, è diventata un luogo simbolo della città. Non solo un ristorante, ma un’istituzione della gastronomia partenopea, celebre per il suo menù semplice ma genuino, che affonda le radici nella tradizione più autentica. Il piatto forte è la pasta e patate con la provola, un capolavoro della cucina napoletana che negli anni ha conquistato il cuore di migliaia di clienti. Ma ciò che ha reso unica l’esperienza di Nennella è l’atmosfera giocosa e teatrale che si respira tra i tavoli. I camerieri, con la loro verve esuberante e il loro umorismo tagliente, trasformano ogni pasto in uno spettacolo, una festa popolare in cui la convivialità diventa protagonista. E guai a chiedere una prenotazione! Qui si aspetta il proprio turno in fila, in un’attesa che diventa parte integrante dell’esperienza, un rito collettivo che rende tutto ancora più autentico.
L’eredità di ‘A Nennella
Ma Concetta Cocozza non era solo una cuoca straordinaria. Era una donna di carattere, di cuore, di un’energia travolgente che conquistava chiunque la incontrasse. Il suo spirito ironico, la sua accoglienza calorosa e il suo modo inconfondibile di stare dietro ai fornelli hanno reso la sua trattoria un’istituzione, un luogo in cui non si veniva solo per mangiare, ma per vivere un’esperienza fatta di gusto, allegria e tradizione. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, ma la sua eredità è incancellabile. Ogni piatto che uscirà dalla cucina della sua trattoria porterà con sé un pezzo della sua storia, del suo amore per la cucina, del suo orgoglio per la propria terra. Il suo insegnamento continuerà a vivere nelle mani sapienti di chi, ogni giorno, ripropone le sue ricette con la stessa passione di un tempo.
L’addio a Concetta Cocozza
Il dolore per la sua scomparsa ha unito tutta la città. La famiglia Vitiello, a cui Concetta apparteneva, ha affidato ai social un messaggio carico di emozione: «Perché un posto per te ci sarà sempre. Oggi viene a mancare la storia di Napoli, e lo urliamo con orgoglio, sì, perché tu hai fatto tanto per questa città. E noi non possiamo fare altro che ricordarti e portare avanti la nostra tradizione». I funerali di Concetta Cocozza, vedova Vitiello, si sono celebrati oggi, sabato 22 marzo, alle ore 9.30 nella Chiesa di Santa Maria della Mercede in piazza Montecalvario. In segno di lutto, la trattoria resterà chiusa per due giorni, e nei Quartieri Spagnoli regnerà un silenzio insolito: niente musica, niente canti, niente di quella “ammuina” che caratterizza ogni weekend. Un silenzio carico di rispetto, un omaggio a una donna che ha reso grande la cucina napoletana.
Un ultimo saluto
Amici, clienti, commercianti e abitanti del quartiere si sono stretti nel dolore per dare l’ultimo saluto a ‘A Nennella, la donna che ha trasformato un semplice ristorante in un simbolo di accoglienza e autenticità. Il suo ricordo continuerà a vivere nei sapori che ha lasciato, nelle ricette tramandate, nell’allegria che ha saputo diffondere. Ogni piatto servito alla Trattoria Nennella sarà un piccolo tributo alla sua memoria, un modo per ricordarla e onorarla. Perché Concetta Cocozza non era solo una ristoratrice, era il cuore pulsante di una Napoli che sa accogliere, amare e far sentire tutti a casa.