Prendono il via martedì prossimo, 17 marzo, i “Tredici martedì a S. Antonio”, una delle pie pratiche devozionali più famose in Italia ma non solo. In questo 2020 ricorre l’ottavo centenario della “vestizione” francescana di sant’Antonio (che nacque con il nome di Fernando).
Tredici settimane che ci porteranno a giugno alla festa liturgica del Santo (nato in Portogallo nel 1195 e morto a Padova il 13 giugno del 1231) che, secondo le fonti, prese il via quando lo stesso Antonio, apparendo a Bologna nel 1617 ad una signora, raccomandò di pregarlo per più martedì consecutivi.
In un periodo certo non semplice, con le chiese di fatto chiuse ai fedeli, sono in tanti i sacerdoti che si sono adoperati per poter fare tutto tramite dirette sui siti internet o sui profili social (Facebook in primis).
Ad iniziare dalla Basilica della città del Santo dove ogni martedì alle ore 17.00 sarà possibile seguire via web la diretta streaming della santa Messa e della preghiera della Tredicina tramite il sito internet santantonio.org/it/live-streaming dove, in un apposito form, sarà possibile anche scrivere le intenzioni di preghiera.
La devozione dei tredici martedì ha una importante preghiera nel “Si quaeras miracula” (se cerchi miracoli): “Se cerchi i miracoli, la morte, l’errore, la calamità e il demonio sono messi in fuga, gli ammalati divenir sani. Il mare si calma, le catene si spezzano; ritrovano le cose perdute i giovani ed i vecchi. S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità; lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova. Il mare si calma, le catene si spezzano; ritrovano le cose perdute i giovani ed i vecchi. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli”.
Una preghiera che sicuramente, visto il testo di richiesta in questo momento, sarà recitata forte da parte di tutti i devoti antoniani che sperano possa finire presto questa emergenza del coronavirus che, proprio in Veneto, ha avuto una delle zone di partenza del focolaio italiano.