Un uomo ubriaco ha tentato dapprima di violentare una connazionale mentre poi si è barricato in casa tenendo tra le mani una pistola e minacciando di provocare un’esplosione di gas nel palazzo. Per fortuna l’uomo è stato fermato grazie all’intervento dei Carabinieri che lo hanno convinto ad arrendersi. Fortunatamente, quindi, non è accaduto nulla di grave. L’episodio è avvenuto a Manta, in provincia di Cuneo, ed è stato attorno alle ore 9 che Nest Gjondfrekaj, un albanese di 35 anni si è introdotto nell’abitazione di una connazionale di 20 anni che in quel momento si trovava da sola in casa. L’uomo era ubriaco e forse anche drogato e dopo aver spinto la ragazza nella stanza ha tentato di violentarla.
La ragazza è riuscita a sfuggire all’aggressore che è poi scappato. La donna ha avvisato subito il marito di quello che era successo e solo dopo ha dato l’allarme alle forze dell’ordine chiamando carabinieri di Saluzzo e Verzuolo.
I carabinieri hanno fatto le dovute ricerche e in breve hanno rintracciato l’uomo che era tornato nella sua casa, sita al terzo piano di un palazzo del centro di Manta. L’uomo ha quindi deciso di barricarsi in casa con la pistola minacciando di fare esplodere la palazzina utilizzando il gas della cucina. Tutta la zona a rischio è stata circondata da numerose pattuglie dei carabinieri, che hanno fatto evacuare le 20 famiglie che abitano nelle palazzine accanto a quella dell’albanese.
Così la polizia ha iniziato una trattativa con Nest che è durata circa due ore: a condurla è stato il comandante del Nucleo operativo della compagnia di Saluzzo e un maresciallo del Reparto operativo di Cuneo, esperto “negoziatore” che si occupa di intervenire quando si presentano casi di questo tipo. L’intento del negoziatore era quello di convincere il malvivente a desistere e consegnarsi alle forze dell’ordine. La trattativa si è conclusa alle ore 14.30 e l’uomo si è consegnato ai militari che lo hanno disarmato.
La pistola sequestrata è una semiautomatica calibro 6,35 fabbricata in Italia e dotata di sei colpi nel caricatore. La polizia eseguirà sull’arma gli accertamenti balistici ma da una prima verifica potrebbe essere rubata. Adesso l’uomo è nel carcere di cuneo ed è anche accusato di tentata violenza sessuale aggravata oltre che di detenzione e porto illegale di arma.