Nell’incontro di sabato 27 gennaio con la Croce Rossa Italiana, Papa Francesco ha voluto richiamare i principi su cui il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, a cui fanno capo 190 movimenti nazionali, si fonda: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità.
In particolare, Papa Francesco ha ricordato che l’imparzialità porta ad essere aperti a tutti senza “alcuna distinzione di nazionalità, razza, credo religioso, classe o opinione politica“. Dal principio dell’imparzialità, scaturisce quello della neutralità che porta il Movimento a non schierarsi mai con nessuna delle parti nelle situazioni di conflitto e di controversie politiche, razziali o religiose.
Purtroppo, ha detto il Papa, oggi c’è la tendenza a fare distinzioni tra chi sia più o meno degno del soccorso. Un esempio di imparzialità e neutralità? Il Buon Samaritano, dietro la cui figura intravediamo Gesù “che si è chinato sull`umanità e su ognuno di coloro che ha voluto chiamare fratelli, senza fare distinzione alcuna, ma offrendo la sua salvezza ad ogni essere umano“.
Il Movimento è una rete internazionale, ha ricordato il Papa, necessaria alla globalizzazione dei soccorsi. Parafrasando il principio di “umanità“, contenuto nello Statuto, Papa Francesco ha indicato il senso della missione: “la costruzione di una reciproca comprensione tra le persone e i popoli, e la nascita di una pace duratura, che può fondarsi solo su uno stile di cooperazione, da incentivare in ogni ambito umano e sociale, e su sentimenti di amicizia”. Guardare all’altro con amicizia, e non con uno sguardo di competizione o di conflitto, contribuisce a costruire un “mondo più vivibile e umano“.
L’impegno della Croce Rossa nel soccorrere i migranti che arrivano dal mare, secondo il pensiero di Papa Bergoglio, va oltre la loro speranza di essere accolti e integrati, perchè richiede un’attenzione duratura nel tempo, un prendersi a cuore la sorte del migrante che arriva in Italia. Per questo motivo, papa Francesco non ha esitato a definire “profetica” la presenza dei volontari accanto agli immigrati. Diventa insostituibile e prezioso il lavoro della Croce Rossa sia per l’aspetto pratico sia per la mentalità nuova che diffonde: aperta e solidale.
Papa Francesco si è fatto portavoce di un grazie per il servizio che i volontari della Croce Rossa prestano nelle più svariate situazioni di bisogno, terremoti e calamità naturali, sempre pronti a portare sollievo alle popolazioni colpite. Ad ascoltarlo, oltre 6 mila volontari di Croce Rossa Italiana, guidati da Francesco Rocca, presidente nazionale e neo-eletto presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: presenti all’udienza anche i massimi vertici delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in particolare i Presidenti della Mezzaluna Rossa Siriana, Palestinese, Iraniana, Bangladesh, Argentina, Venezuela, Cina, Haiti, Antigua e Barbuda, Zimbabwe.