Una storia toccante quella di Cristina Rosi, 37enne di Arezzo, colpita da un arresto cardiaco al settimo mese di gravidanza. I medici l’hanno salvata pwe niracolo ma non hanno potuto evitarle il coma farmacologico. Dopo l’arresto cardiaco l’hanno fatta partorire anticipatamente per salvare la piccola Caterina, la bimba che Cristina aveva in grembo.
Il marito Gabriele è riuscito a far ricoverare Cristina in una clinica austriaca, specializzata nella riabilitazione di persone cadute in coma, grazie ad una raccolta fondi su GoFundMe che ha permesso di coprire le spese necessarie.
Il risveglio di Cristina
Cristina pochi giorni fa si è risvegliata. La prima parola che ha pronunciato è stata “mamma“, ripetendola lievemente altre volte. Accanto a lei, in quell’atteso e sperato momento, c’era proprio mamma Mirella che l’ha sempre assistita e il marito Gabriele, appena arrivato per dare il cambio alla suocera. I medici austriaci sono ottimisti, anche se ci vorrà tempo. Ora Cristina reagisce alle sollecitazioni e piange quando ascolta il messaggio vocale registrato per lei da Gianna Nannini, la sua cantante preferita.
Dopo mesi di calvario e ricoveri, ora è al sicuro nella clinica di Innsbruck,dove è arrivata a bordo di in aereo attrezzato. Servono ancora tanti soldi per coprire le spese. Esattamente 104.000 euro e Gabriele e i familiari della giovane fanno appello ancora una volta all’aiuto delle persone che finora li hanno sostenuti. Per aiutare i coniugi è stato aperto il conto corrente dedicato alla raccolta fondi per le cure di Cristina, sulla piattaforma GoFundMe.
Alla coppia, che risiede ad Alberororo di Monte San Savino serve ancora un aiuto perchè anche la piccola Caterina, la loro bimba, necessita di cure. Madre e figlia meritano di tornare a casa nelle migliori condizioni possibili e sono certa che, con un gesto di solidarietà collettivo, sarà possibile farle rientrare nel pieno delle energie.