Una storia che arriva dalla provincia di Savona: agricoltura e marijuana. Una vicenda di cronaca che può far sorridere, ma sullo sfondo c’è una crisi economica inedita che morde duro i lavoratori. E’ successo che un coltivatore diretto, braccato dal calo esponenziale delle vendite di piante aromatiche come salvia e rosmarino, abbia deciso di convertire la propria produzione e di tentare la carta illegale della marijuana.
Una coltivazione di oltre 100 chili in serra, per ovviare alla deflazione. Lo sappiamo perché, ovviamente, è stato scoperto, arrestato e la refurtiva sequestrata. L’uomo ha spiegato che le piante aromatiche in vaso non si vendono più e che è stato costretto a compiere una azione illegale.
Abbiamo raccolto l’aneddoto da una agenzia dell’Ansa e non abbiamo dei particolari in più. Al di là delle responsabilità personali e la discutibile scelta di passare all’illegale, ci sembra che questa sia l’ennesima storia di una Italia sempre più in crisi, sempre più in difficoltà . Le politiche si “consolidamento fiscale” (austerità ) affossano la domanda interna (calano gli acquisti), in collaborazione con l’abbassamento del costo del lavoro (quindi anche salari) a botte di alta disoccupazione. E la domanda è: se non ci sono i soldi, come si fa?
SolidarietĂ con i lavoratori oppressi dalla crisi economica.