Cremona: spara alla moglie, uccide il figlio. Poi si toglie la vita

Gravissima tragedia familiare consumata in provincia di Cremona: un uomo ha sparato alla moglie, ferendola, e ucciso il figlio di 21 anni. Poi si è tolto la vita con la stessa pistola con cui aveva sparato ai due.

Cremona: spara alla moglie, uccide il figlio. Poi si toglie la vita

Orrore in una villetta a Offanengo, in via Circonvallazione Sud, al numero 59c, in provincia di Cremona, dove questa mattina si è consumata una tragedia familiare dai contorni ancora poco chiari.

Francesco Pea, 52enne originario della provincia di Pavia, ha sparato alla moglie Fabiola Provana, di 49 anni, ferendola gravemente, e al figlio Michael, di 21 anni, uccidendolo.

Infine, l’uomo ha rivolto la pistola contro se stesso e si è ucciso.

La tragedia si è consumata nel giro di dieci minuti poco prima delle 9 di questa mattina. I vicini di casa hanno lanciato l’allarme ma quando sono giunti sul posto i carabinieri, la polizia e le ambulanze, era ormai troppo tardi.

Uno dei vicini di casa ha raccontato di aver udito, intorno alle 8.20, due colpi di pistola seguiti da altri due dopo aver sentito la donna gridare e averla vista uscire sul viale insanguinata chiedendo aiuto.

L’uomo, che lavora nel campo delle slot machine, avrebbe esploso circa dieci colpi con una pistola detenuta regolarmente.

All’arrivo delle forze dell’ordine e del 118, purtroppo qualche secondo dopo l’accaduto, la moglie era riversa sul vialetto, ancora viva, mentre all’interno della villetta, a pochi metri dalla porta d’ingresso, Francesco Pea era sul pavimento, senza vita.

La famiglia viveva a Offanengo da quindici anni circa, mentre la villa era stata messa a punto da cinque anni a questa parte. Non erano persone note nella comunità in quanto, raccontano i vicini, non la frequentavano molto.

In taverna, poi, le forze dell’ordine hanno trovato il figlio di 21 anni, Michael, sparato dal padre. Il ragazzo dava ancora segni di vita all’arrivo dei soccorsi ma il personale medico non è riuscito nel tentativo estremo di rianimarlo. Il ragazzo è deceduto nella sua casa, vittima di una lite le cui dinamiche sono ancora nebulose. Forse all’origine del litigio ci sarebbe la decisione dei due, probabilmente non consensuale, di separarsi.

La donna, Fabiola Provana, è attualmente ricoverata presso l’ospedale di Cremona, in prognosi riservata, dopo essere stata sparata dal marito con una pistola calibro 38 all’altezza del torace. I proiettili le hanno leso organi interni e l’intestino.

Una testimone ha raccontato di aver sentito l’uomo gridare, prima degli spari, una frase che potrebbe spiegare, ma solo in parte, la tragedia che si è verificata: “Non si può andare avanti così”.

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