Cremona, cade a terra colpito da un pugno, tutti filmano ma nessuno interviene

A Cremona, all'uscita di una discoteca, nella notte tra sabato e domenica, un giovane viene aggredito con un pugno, ma nessuno interviene preferendo filmare la dinamica per postarla online.

Cremona, cade a terra colpito da un pugno, tutti filmano ma nessuno interviene

Ai tempi dei social e degli smartphone, capita sempre più che, davanti a qualcuno che soffre o è vittima di una rissa, le persone preferiscano riprendere il tutto con il telefonino pubblicando quanto successo sui social, ma nessuno intervenga per prestare aiuto e soccorso al malcapitato. Un episodio del genere è accaduto a Cremona dove un giovane è messo k.o. da un pugno fuori da una discoteca, ma nessuno lo aiuta abbandonandolo sull’asfalto. 

L’episodio che qui raccontiamo è avvenuto nella notte tra sabato e domenica all’esterno di una discoteca che, nel fine settimana, è meta di tantissimi giovani. Alla fine della serata, qualcuno che non sempre è sobrio si attarda nel parcheggio e rischia di scaturire un parapiglia, che ha portato a dare un pugno in faccia a un giovane. 

Ovviamente, come accade in questi casi, la rissa è stata ripresa con lo smartphone e pubblicata sui social con tanto di post e commenti. Nel filmato si vede un giovane leggermente alticcio che, a torso nudo, vaga nella zona del parcheggio per poi fermarsi a caso davanti a un altro ragazzo sferrandogli un pugno in faccia che lo manda k.o. 

Neanche in questo caso nessuno interviene e il filmato si interrompe. Si scopre poi che giunge un’ambulanza, chiamata da qualcuno in modo da soccorrere la persona che ha ricevuto il pugno e si trova in terra. Il giovane giunge poi in ospedale dove viene soccorso e medicato, per poi essere dimesso con lesioni ed escoriazioni che saranno guaribili in pochissimi giorni. 

In questi casi, rimane l’indifferenza di chi ha visto, non è intervenuto, come purtroppo accade ogni giorno, non solo fuori dalla discoteca, ma anche per strada, sui bus o in qualsiasi altro luogo pubblico in cui si preferisce girarsi dall’altra parte piuttosto che intervenire e aiutare chi è davvero in difficoltà. 

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