Covid, Zerocalcare sulle ultime manifestazioni: "Protesta legittima, davanti c’è il baratro"

Intervistato dalla giornalista Francesca Schianchi per la "La Stampa", il fumettista Zerocalcare ha voluto parlare delle manifestazioni contro l'ultimo Dpcm che hanno avuto luogo in questi giorni.

Covid, Zerocalcare sulle ultime manifestazioni: "Protesta legittima, davanti c’è il baratro"

Nella giornata del 15 ottobre è uscito “Scheletri“, il nuovo lavoro di Zerocalcare. Il fumetto è ambientato durante la sua gioventù, in cui racconta soprattutto i suoi anni da universitario. Nei suoi tanti viaggi conosce Arloc, un ragazzo sedicenne  e parla di un dito mozzato trovato sulla sua macchina, retroscena che ha già raccontato nella sua ultima intervista a “L’assedio” di Daria Bignardi.

Nella giornata del 12 novembre è invece in uscita “A babbo morto“, una storia di Natale dove verrà svelata la verità dietro l’enorme impero creato da Babbo Natale. Si può preordinare il volume su Amazon sia in versione digitale per i dispositivi Kindle che in copertina flessibile.

Le parole di Zerocalcare

Il fumettista, intervistato da Francesca Schianchi de “La Stampa“, ha voluto parlare degli ultimi scontri vissuti nei maggiori centri della penisola a causa della decisione di Giuseppe Conte di prorogare il lockdown fino al 24 novembre. Zerocalcare spezza una lancia a favore di chi ha protestato, rivelando che ormai la gente vede dinanzi a sé solamente il baratro.

Zerocalcare parla della protesta di Napoli: “Non c’era solamente una regia criminale ma se ci sono pezzi di città dove l’illegalità è pervasiva mi sembra normale che ci fossero anche loro”, e poi di quella di Torino: “È stata una composizione mista tra ragazzi che frequentano lo stadio e immigrati di seconda generazione, più modello banlieue francese”.

Neanche nella sua realtà la situazione è migliore: “La loro protesta è legittima. Nelle ultime 24 ore ho parlato con alcuni amici: uno ha investito i risparmi di una vita in un ristorante: ora è coperto di debiti. Un altro ha chiuso dopo aver dilapidato tutto quello che aveva. Un terzo organizza eventi, è fermo da marzo ed è stato costretto a tornare a vivere dai genitori”. Infine Zerocalcare aggiunge che discutere della vetrina di Gucci distrutta da alcuni manifestanti a Milano è come parlare di uno che ha buttato le cartacce a terra durante il bombardamento di Dresda.

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