Covid, superate 2 milioni e mezzo terze dosi: aumento dei casi tra i non vaccinati

La curva epidemiologica torna a salire. Obiettivo del governo è fermare la corsa del virus prima che arrivi Natale, quando aumentano le occasioni di socialità e di contagio.

Covid, superate 2 milioni e mezzo terze dosi: aumento dei casi tra i non vaccinati

Si punta ad accelerare sulla terza dose e a recuperare chi ancora non è vaccinato. Non si ferma la marcia dei No Pass, tensioni a Trieste tra manifestanti e forze dell’ordine.

A Milano decine di denunciati e un arresto al corteo non autorizzato. Una quarta ondata ha colpito l’Europa, in Austria da lunedì scatta il lockdown per i non immunizzati.

La vicenda

Negli ultimi 30 giorni in Italia si osserva una maggiore incidenza di casi Covid diagnosticati in persone non vaccinate. A fornire i dati è l’Istituto superiore di sanità (Iss). Il tasso di ospedalizzazione per i non vaccinati, in percentuale, è di circa sette volte più alto rispetto agli immunizzati.

Con l’aumentare del numero dei vaccinati si verifica “l’effetto paradosso“, per cui i numeri assoluti dei ricoveri tra vaccinati e non vaccinati possono essere simili. Ma per avere la reale dimensione del fenomeno bisogna considerare le percentuali in relazione alle platee di riferimento. L’incidenza dei casi di Covid in Italia è in aumento, e nell’ultima settimana è compresa tra i 50 e i 100 casi per 100.000 abitanti in tutte le fasce di età, ma in particolare nella popolazione tra 0-19 anni.

Ad affermarlo è l’Iss nel documento sull’andamento settimanale dell’epidemia.Secondo i dati forniti dall’Istituto, è “dalla seconda decade di ottobre” che si osserva “un aumento dell’incidenza nelle fasce di età 0-9 e 10-19“, che risulta compresa tra i 50 e i 100 casi per 100.000 abitanti per la seconda settimana consecutiva, “verosimilmente dovuta alla maggiore attività di screening all’interno delle scuole“.

Dall’inizio dell’epidemia al 3 novembre 2021, nella popolazione 0-19 anni ci sono stati 783.996 casi confermati, di cui 36 deceduti. Nelle ultime due settimane (18-31 ottobre 2021), in questa popolazione sono stati segnalati 13.741 nuovi casi – di cui 84 ospedalizzati – e 2 ricoverati in terapia intensiva.

Per quanto riguarda invece l’efficacia vaccinale, l’Iss chiarisce che la capacità dei vaccini di prevenire il contagio nelle persone completamente vaccinate è diminuita passando dall’89% registrato “durante la fase epidemica con variante Alfa” al 75% di adesso, con la variante Delta prevalente.

L’Istituto ribadisce però che anche con la variante Delta l’efficacia dei vaccini nel prevenire l’ospedalizzazione e il decesso “rimane elevata” e si attesta in entrambi i casi al 91%, mentre nel prevenire il ricovero in terapia intensiva l’efficacia è al 95%.Nell’ultima settimana, l’Iss ha osservato anche un aumento del numero di casi diagnosticati tra gli operatori sanitari (641 contro 537 della settimana precedente), come nella popolazione generale. Resta “stabile da due settimane la proporzione di casi tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione (3,6%)“.

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