Covid, immunologo Mantovani: "Dovremo vaccinarci per anni, come per l’influenza"

In un'intervista rilasciata a Repubblica, il noto immunologo Alberto Mantovani non esclude la possibilità di doverci vaccinare contro le varianti anche per anni, come avviene per l'influenza.

Covid, immunologo Mantovani: "Dovremo vaccinarci per anni, come per l’influenza"

In una intervista rilasciata a Repubblica, Alberto Mantovani, immunologo e direttore scientifico dell‘Humanitas di Milano, afferma che, essendoci un problema di varianti, è possibile che dovremo vaccinarci contro di loro anche per anni, proprio come avviene per l’influenza. 

Mantovani aggiunge che il vaccino contro il vecchio virus sarà un buon esercizio per il nostro sistema immunitario, per rispondere molto bene al richiamo che dovremo fare .

La copertura assicurata dai vaccini anti-Covid 

Riguardo alla copertura assicurata dai vaccini anti-Covid, l’immunologo dichiara che non si sa, con certezza, per quanto tempo chi ha contratto la malattia e si è vaccinato, rimanga protetto.

Secondo uno studio danese, su 4 milioni di persone che hanno avuto il Covid, la copertura è dell’80% , scendendo al 47% se si ha più di 65 anni. Mantovani aggiunge che i dati di risposta immunitaria indotta dal vaccino arrivano più o meno a 8 mesi con la speranza che questo ci dia protezione per 1-2 anni. 

Gli effetti collaterali di AstraZeneca

In merito agli effetti collaterali di AstraZeneca, il Regno Unito ha vaccinato 20 milioni di persone e registrato 79 casi di trombosi. Si tratta, dice l’immunologo, di un caso su 250 mila, di un rischio basso. In proposito, fa notare che una donna su 2 mila che prende la pillola anticoncezionale per 1 anno, ha problemi di emostasi e trombosi. Fa poi l’esempio dell’eparina non frazionata, che nell’1% di chi la prende, fa sviluppare autoanticorpi come quelli forse associati al vaccino.

Alcune settimane fa, un lavoro scientifico ha stimato che l’8 e l’11% dei pazienti Covid vanno incontro a tromboembolia venosa e questo dato salirebbe al 20-25% tra chi è in terapia intensiva. Si tratta, sottolinea Mantovani, di rischi tutti molto più alti rispetto ai rarissimi legati al vaccino. Quanto alla fatidica domanda “Astrazeneca solo agli over 60?“, Mantovani risponde che ciò è giusto nella misura della messa in sicurezza, il prima possibile, degli ultra60enni, per poi dedicarci ai più giovani, magari con un vaccino alternativo

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