Dal prossimo primo febbraio il Green Pass, anche “base”, ovvero quello con tampone negativo, sarà obbligatorio per entrare in altre attività, la cui lista è stata stilata dal Governo negli scorsi giorni. Tra queste attività ci sono i tabacchini, oltre a Poste e uffici bancari e pubblici: chi dovrà effettuare operazioni, ma anche ad esempio acquistare una marca da bollo o semplicemente le sigarette, per poter varcare la soglia di ingresso della porta dovrà essere munito del pass vaccinale o che attesti un tampone negativo. Altrimenti esercente e cliente rischiano una multa salatissima.
Ma Francesco Marigliano, presidente dei tabaccai della provincia di Napoli, intervistato dai colleghi della testata giornalistica Fanpage ha illustrato alcune criticità circa l’esibizione del pass vaccinale all’interno delle loro attività. Marigliano ha riferito che controllare la certificazione verde nei tabacchini è praticamente impossibile, anche perchè solitamente le operazioni che svolgono i clienti sono molto veloci e non si sosta più di tanto nelle loro attività.
Previsto sciopero
Il presidente dei tabaccai di Napoli ha riferito che se si continua in questa maniera la Federazione Italiana dei Tabaccai è pronta a fare sciopero nazionale. Gli esercenti di queste attività chiedono chiarezza al Governo, e soprattutto vogliono sapere chi sarà deputato ad effettuare i controlli all’ingresso dei tabacchini.
“Non possiamo essere paragonati ad altri tipi di negozi dove è più semplice procedere ad un controllo del green pass, visto che ci sono ingressi più contingentati” – così ha detto Marigliano a Fanpage, il quale ha poi fatto presente che i tabacchini, durante il lockdown, erano inseriti nel novero delle attività considerare appunto essenziali.
Marigliano precisa che i tabaccai non sono contro il Green Pass, che reputano una misura utile. Il problema sta proprio nel dover effettuare i controlli alle persone che entrano nell’attività: i titolari e il personale in servizio nell’attività dovranno quindi pensare nello stesso tempo a servire i clienti e controllare la certificazione verde. Qualcosa, per l’appunto, che per i tabaccai è impossibile attuare. “Dobbiamo anche evitare il caos che l’obbligo del controllo dei green pass nei nostri locali comporterebbe. Se non ci saranno aperture in questo senso, pensiamo di presentare ricorsi contro questa misura, perché allo stato attuale quest’obbligo non ci permetterà di lavorare” – così afferma Marigliano.