Covid, attesa per il 27 novembre: la mappa italiana dei colori potrebbe cambiare

Il 27 novembre è una data attesissima per tutti gli italiani, in quanto alcune zone attualmente rosse potrebbero mutare, in positivo, il loro colore. C'è chi, invece, attende con trepidazione il nuovo DPCM di dicembre, che promette importanti novità.

Covid, attesa per il 27 novembre: la mappa italiana dei colori potrebbe cambiare

Cresce l’attesa per il 27 novembre, giorno in cui si potrebbe iniziare a rivedere la mappa del Paese a ribasso, con un cambio di colore per le Regioni che hanno attivato provvedimenti più severi. I nuovi colori dell’Italia, dettati dalla pandemia, ossia giallo, arancione e rosso, in breve tempo potrebbero cambiare “residenza”, in base al mutamento dei dati dei contagi, alle terapie intensive e ai decessi.

Oggi pomeriggio arriverà, invece, l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Alcune Regioni potranno passare dall’arancio al rosso, mentre altre dal giallo all’arancione. Attualmente per abbassare l’allerta di una regione, passando da zona rossa ad arancione, sino alla gialla e, infine, alla verde, servono quasi tre settimane. Stando all’ultimo Dpcm, la richiesta di cambio colore può avvenire dopo una settimana dall’entrata in vigore, ma ne servono altre 2 di dati positivi che giustifichino il passaggio.

Insomma, parliamo di una mappa che è destinata a mutare nuovamente anche in positivo perchè ci si auspica un allentamento del quadro normativo in alcune zone.
Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta, la cui stretta risale al 6 novembre, potrebbero uscire dalla zona rossa il 27 novembre; l’Abruzzo, giocando in anticipo, è già andato in zona rossa; la Toscana non potrà passare da zona rossa a zona arancione prima dell’11 dicembre. Stessi tempi previsti per Campania, rossa dall’11 novembre, e per le arancioni Friuli, Marche ed Emilia Romagna. Quadro critico per la Puglia: a preoccupare sono gli ospedali al collasso, più che i contagi.

Cosa si prospetta nel nuovo Dpcm di dicembre

Ormai Natale è vicino e ci si interroga su cosa sarà previsto nel prossimo Dpcm di dicembre che, in buona sostanza, ci dirà come trascorreremo le festività. Il piano allo studio del Governo per allentare i divieti e concedere una tregua natalizia agli italiani è rigidamente vincolato all’andamento della curva epidemiologica del Coronavirus in Italia.
Ma cosa potrebbe accadere?

Attività commerciali, negozi, ristoranti e bar

Dal 3 dicembre potrebbero riaprire i centri commerciali nei weekend e nei giorni festivi, con ingressi contingentati. I negozi potrebbero restare aperti fino alle 22:00, in modo da avere ingressi più dilatati, senza creare assembramenti durante lo shopping natalizio.
Per ristoranti e bar si parlerebbe di apertura serale, nel pieno rispetto delle regole anti-contagio e della sicurezza, indossando mascherine quando non si sta consumando, mantenendo le giuste distanze tra i clienti e massimo 4 persone per tavolo.

Attività sportive

Riguardo allo sport, restano chiuse le palestre e gli impianti sciistici, così come continuano ad essere vietati gli sport di contatto, nonostante le lamentele di diversi governatori che parlano di come le chiusure stiano distruggendo la stagione sciistica.

Spostamenti

Non dovrebbero esserci allentamenti per gli spostamenti tra le zone rosse e arancioni (salvo i casi di necessità e urgenza già previsti nell’attuale Dpcm) ma il Governo e le autorità locali stanno valutando permessi per le famiglie separate.

 

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