Ormai il Green Pass Covid è un realtà. Si tratta di uno strumento diventato di uso quotidiano, che ci permette di vivere tranquillamente la vita sociale dopo i terribili primi mesi della pandemia. Ad oggi possono ottenere il pass vaccinale sia le persone completamente vaccinate o guarite dal Covid, oppure chi si sottopone ad un tampone rapido o molecolare che sia e che abbia esito negativo. Roberto Burioni, noto virologo italiano al San Raffaele di Milano, ha spiegato alla trasmissione “Che tempo che fa?” perchè il pass vaccinale è utile.
Per Burioni si tratta di uno strumento che, al di là degli aspetti legali o sociali, garantisce alle persone una maggiore sicurezza nei luoghi della socialità e sul lavoro. I vaccinati, infatti, ricorda il virologo, se dovessero anche infettarsi hanno una carica virale bassissima, “con una diminuzione sopra l 60%”. Per l’esperto bisognerà comunque ragionare sulla durata del pass vaccinale, che adesso è di 12 mesi.
Burioni: “Tampone tallone d’Achille”
Burioni ha poi parlato dell’utilità di rilasciare il Green Pass tramite tamponi rapidi e molecolari. “In questo caso la certificazione verde ha una durata di due o tre giorni a seconda del tipo di test. Questo non ha molto senso, perché il tampone è come una istantanea, ci dice che in quel momento la persona non è infettiva. Ma non ha senso, soprattutto quando il virus circola molto” – così ha spiegato Burioni ai telespettatori.
Ed è lo stesso virologo a far capire di come eseguire i test non sia sempre esente da rischi, in quanto sono stati riscontrati 12 effetti avverso, anche piuttosto seri, ogni milione di tamponi. Si pensi ad esempio quando il bastoncino si rompe oppure quanto vi sono perdite di liquido cerebrale. Eventi che vengono risolti quasi nell’immediato, ma che comunque comportano fastidi per i pazienti.
“Ricordate che il Green pass non dà protezione assoluta per cui è comunque essenziale mettere in pratica i comportamenti che ben conosciamo, dall’uso della mascherina al distanziamento. Se vogliamo passare un Natale sereno vaccinatevi” – così ha poi concluso il suo intervento Roberto Burioni.