Covid-19, Piero Angela: "Capisco i giovani costretti al lockdown, ma in guerra le bombe erano peggio"

Il noto divulgatore scientifico ha spiegato che quando lui era giovane c'era la Seconda Guerra Mondiale e non si poteva uscire facilmente da casa, non c'era neanche da mangiare. Angela in questi primi giorni di marzo riceverà il vaccino anti Covid.

Covid-19, Piero Angela: "Capisco i giovani costretti al lockdown, ma in guerra le bombe erano peggio"

“Quando io ero un giovanotto, c’era la guerra. Non solo non c’era da mangiare, ma cadevano le bombe in testa. Non si usciva mica di casa facilmente. Capisco che oggi i giovani vogliano uscire e ritrovarsi, ma insomma ricordiamoci che stare sotto le bombe o su un sofà sono due cose ben diverse”. Queste sono alcune delle parole che Piero Angela, noto divulgatore scientifico, ha pronunciato negli scorsi giorni durante un’intervista al quotidiano La Stampa. Il professionista ha rivolto un appello anche ai giovani, che stanno particolarmente soffrendo le restrizioni anti pandemia imposte dal Governo per limitare il contagio. 

Angela ha chiarito che quello di cui si sta discutendo anche in tv e sui media da mesi non ha certezze, in quanto “nulla è stato sperimentato”. “I virologi vanno in televisione perché i giornalisti continuano a fare loro domande come se fossero degli oracoli, e quindi magari le loro opinioni possono anche non coincidere, ma se li si fa parlare di cose che non si conoscono, poi non si può dire: la scienza non sà” – questo il monito dello scienziato

Piero Angela: “Mi vaccinerò”

Piero Angela crede comunque nei vaccini anti Covid che si sono messi a punto per potere debellare la malattia, o perlomeno contrastarla in maniera efficace. Lui stesso ha fatto sapere ai giornalisti che si vaccinerà i primi giorni di marzo. Sui vaccini Angela ha chiarito che questi ultimi possono avere degli effetti collaterali indesiderati, ma è proprio grazie alle vaccinazioni che si sono riuscite ad eliminare tante brutte malattie, anche mortali, come è appunto il Covid-19. 

Ad Angela è stato chiesto anche un parere sul nuovo Esecutivo di Mario Draghi. Il divulgatore si dice fiducioso nel lavoro del nuovo Premier, ma secondo lui non basta un uomo a cambiare la nazione. Angela si dice molto preoccupato per il futuro dei giovani, in quanto “senza energia non ci sarebbe innovazione”. Tutta l’energia che i produrrà dovrà essere pulita e non creare disastri ambientali. 

Per quanto riguarda l’eventuale paura di morire Piero Angela ha detto che per adesso sta benissimo. “Sono in piedi, ho appetito, il cervello funziona bene e il pianoforte funziona sempre meglio” – così ha concluso lo scienziato la sua intervista al quotidiano La Stampa. Adesso lui, come tante persone anziane, pensa solo a proteggersi dal coronavirus Sars-CoV-2.

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