Covid-19, per Franco Locatelli è impossibile introdurre in Italia il lockdown per persone non vaccinate

Lo ha detto il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, secondo il quale nel nostro Paese non si può introdurre un "lockdown" per sole persone non vaccinate contro il Covid, cosa che presenterebbe anche dei problemi costituzionali.

Covid-19, per Franco Locatelli è impossibile introdurre in Italia il lockdown per persone non vaccinate

In questi giorni si sta discutendo se prendere delle misure, e severe anche, contro coloro che non si sono ancora vaccinati contro il coronavirus Sars-CoV-2. Da oggi 8 novembre l’Austria introdurrà il lockdown soltanto per le persone non vaccinate, che non potranno neanche più recarsi al bar, al ristorante o dal parrucchiere. Il provvedimento governativo mira così a salvaguardare la salute dei non vaccinati e porre un freno all’impennata dei casi che si sta verificando nel Paese.

Ci si è domandati se anche in Italia, magari se la situazione peggiorerà, potesse introdursi anche un provvedimento del genere. Sulla questione è stato abbastanza chiaro Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità. “Sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali penso sia alquanto problematica quindi non credo sia una soluzione proponibile nel nostro Paese. Quegli elementi non rendono la misura considerabile” – così ha detto Locatelli alla stampa nazionale. 

Fabrizio Pregliasco: “A me non dispiacerebbe”

Il dibattito sulla possibilità di introdurre o meno un lockdown per persone non vaccinate ha avuto anche molto seguito tra accademici e medici italiani. Tra i tanti, Fabrizio Pregliasco, ha detto che a lui non dispiacerebbe se dovesse prendersi una decisione del genere, in quanto “in questa prima fase era corretto concedere ai cittadini di verificare l’eventuale positività attraverso un test, ma il green pass a soli vaccinati sarebbe il compromesso che ci accompagnerebbe a una nuova normalità”.

In Italia, a parlare per primo dell’introduzione di restrizioni per persone non vaccinate era stato Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e oggi consulente del commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. “L’esperienza dell’Austria va valutata e anche imitata se la situazione dovesse peggiorare” – così aveva detto l’esperto parlando in una intervista per Il Giornale. 

Il dibattito resta comunque aperto. In Italia continua spedita la campagna vaccinale, che conta l’86% di persone già completamente immunizzate e che si preparano a ricevere la terza dose. In queste settimane è diminuita però la somministrazione delle prime dosi, e il Governo sta facendo di tutto per convincere gli scettici. 

 

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