Covid-19: nell’ultima settimana scende l’Rt, ma crescono ricoveri e incidenza in Italia

In questa ultima settimana l'Rt scende a 1,20 ma salgono l'incidenza e i ricoveri nei reparti ordinari per Covid-19. Ancora tre milioni di italiani senza vaccino nella fascia 30-59 anni. Forte aumento di contagi non associati a catene di trasmissione.

Covid-19: nell’ultima settimana scende l’Rt, ma crescono ricoveri e incidenza in Italia

La pandemia di Covid-19 mostra ormai numeri in salita anche in Italia, ma grazie all’efficace risposta dei vaccini l’epidemia viene contenuta. Sono numeri comunque molto importanti quelli registrati in questi giorni, che ci fanno capire come non bisogna abbassare assolutamente la guardia. Nell’ultima settimana l’incidenza dei casi ogni 100.000 abitanti sale a 155 infetti, mentre decresce a 1,20 l’Rt. Lo fa sapere l’Istituto Superiore di Sanità nel suo consueto monitoraggio settimanale del venerdì. 

L’Rt medio viene calcolato sui casi sintomatici. Aumenta anche il numero di casi non associati a catene di trasmissione con 30.966 contagi contro i 23.971 della settimana precedente. Rimane al 45%, stabile quindi, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi tipici della malattia Covid-19. Non fanno stare tranquilli però i costanti numeri in crescita dei pazienti ricoverati sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva. 

Alto-Adige in zona gialla

Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva attualmente i posti occupati sono il 7,3%, percentuale che è cresciuta di un punto nell’ultima settimana. I pazienti ricoverati nei reaparti ordinari occupano il 9,1% dei posti letto disponibili: anche questi numeri, come già detto, sono in rialzo rispetto alla scorsa settimana quando la percentuale in tali reparti era di 8,1%.

Intanto venti regioni sono considerate a rischio moderato, mentre due di queste vengono considerate a rischio alto. Per questo l’Alto-Adige, che ha già introdottodie suo delle restrizioni in alcuni comuni, diventati zona rossa, da lunedì 6 dicembre passerà ufficialmente in zona gialla, inclusa la Provincia Autonoma di Bolzano. 

Lì l’incidenza è pari a 645,7 infetti ogni 100.000 abitanti. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha inoltre riferito che ancora tre milioni e mezzo di italiani di età compresa tra i 30 e 59 anni non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccinio. “Abbiamo una continua crescita dei casi sintomatici e delle ospedalizzazioni” – così ha informato Brusaferro.

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