Cambiano ancora le regole per quanto riguarda l’apertura di bar e ristoranti. Il Governo, come si sa, in questo periodo ha deciso di eliminare la maggior parte delle restrizioni anti Covid, visto il graduale miglioramento della situazione, almeno nel nostro Paese. In queste ore le Regioni, tramite il loro presidente Massimiliano Fedriga (presidente della Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia), hanno presentato una ulteriore proposta all’Esecutivo. La misura richiesta dalle Regioni, secondo quanto appreso dall’Ansa, dovrebbe prevedere l’abolizione del numero di 4 persone ai tavoli all’aperto.
In sostanza si potrà stare seduti, e sempre distanziati, anche in numero superiore alle 4 persone. Questo all’aperto, al chiuso invece anche qui viene abolito il tetto massimo di quattro componenti per tavolo, che potranno essere al massimo sei. Sempre secondo quanto si apprende la proposta sarebbe stata accettata favorevolmente dall’Esecutivo. Il presidente Fedriga avrebbe inoltre rilanciato sull’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle.
Speranza: “Giusto riaprire passo dopo passo”
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è tornato a ribadire che la situazione in Italia sta migliorando sempre di più, questo grazie anche alla campagna di vaccinazione, che ha subito una accelerazione soprattutto nell’ultimo mese. Ma per il capo del dicastero della Salute c’è bisogno di riaprire “passo dopo passo”, poco alla volta.
C’è il rischio, infatti, che una sorta di “liberi tutti” anticipato possa portare ad un conseguente aumento dei contagi. Anche le persone vaccinate dovranno ancora rispettare per diverso tempo le regole base, come il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina. “Bisogna sempre distinguere l’aperto dal chiuso perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo insistere su questa strada” – così ha detto Speranza intervistato a margine del G7 tenuto a Oxford.
Per il virologo Roberto Burioni, le cui dichiarazioni sono riportate da Leggo.it, bisognerebbe discutere non sul numero effettivo delle persone al tavolo, ma su chi entra nei ristoranti. “Se a tavola ci sono vaccinati è un conto, se ci sono persone non vaccinate è un altro. Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di cominciare a discuterne seriamente” – così ha scritto Burioni sulla sua pagina Facebook di “Medical Facts”.