Il Coronavirus non risparmia proprio nessuno e ogni giorno si registrano nuovi decessi proprio a causa del Covid-19. Tra le tante vittime, purtroppo, oltre a medici ed infermieri, ci sono anche due carabinieri. A rendere le cose più complicate, infatti, è stato il bollettino che è stato riscontrato nella giornata di ieri, 27 marzo, nel quale sono stati registrati ben 919 decessi, toccando una quota di vittime totali pari a 9.134.
Il numero di contagi continua a crescere, infatti nella giornata di ieri in Italia sono stati notificati ben 86.498 positivi, il secondo Paese per numero di casi. Il primo posto spetta, invece, agli Stati Uniti, a quota quasi 104 mila, mentre poco dietro c’è la Cina con quasi 82mila casi totali.
Morti due carabinieri per il Coronavirus
Come già detto in precedenza, tra le vittime ci sono anche due carabinieri, che nelle ultime settimane, insieme ai medici e gli infermieri, sono a stretto contatto con le persone. Il primo di essi si chiamava Mario D’Orfeo, aveva 55 anni ed era il comandante della stazione dei carabinieri di Villanova D’Asti, in provincia di Asti, nel Piemonte.
Il secondo carabiniere, anch’egli deceduto, si chiamava Fabrizio Gelmini, aveva 58 anni ed era maresciallo. Lavorava nella caserma di Pisogne, in provincia di Brescia. La morte è dovuta principalmente alle complicanze dovute al Coronavirus: difficoltà respiratorie legale alla polmonite.
Il numero dei contagiati da Covid-19, dunque, continua a salire, ma lo stesso vale anche per il numero dei guariti. Questo significa, quindi, che sempre più persone possono essere dimesse dall’ospedale, lasciando liberi i posti letto che potrebbero servire per i nuovi arrivi di pazienti risultati positivi da poco tempo. Al momento non si può fare altro che aspettare quotidianamente i nuovi bollettini e sperare che la curva si possa almeno iniziare ad appiattire, per poi scendere iniziare a scendere e poter uscire finalmente da questo caos.