In queste ultime settimane il Covid-19 è tornato a rialzare la testa, facendo registrare numeri da capogiro che non si vedevano dallo scorso inverno. Nelle scorse 24 ore sono state oltre 134mila le persone infettate dal patogeno. La situazione negli ospedali rimane sotto controllo, anche se dai dati che giungono pare che questi stiano aumentando in modo vistoso. Non si era mai vista una estate con oltre 100mila infezioni giornaliere, soglia che lo scorso anno era andata addirittura ben sotto le mille unità giornaliere.
La causa di questa “corsa del virus” sono soprattutto le varianti, che sono più contagiose rispetto ai precedenti ceppi del virus Sars-CoV-2. Per questo le autorità invitano ancora alla prudenza, e ad indossare la mascherina ove necessario. In queste ore è intervenuto sulla questione lo stimato professor Andrea Crisanti, microbiologo dell’università di Padova, il quale ha detto parole molto importanti per quanto riguarda questa nuova ondata di Covid.
Crisanti, “vaccinati suscettibili al virus”
Quelle di Andrea Crisanti sembrano parole che sembrano stonate rispetto al contesto che stiamo vivendo, ma il microbiologo ci ha tenuto a ribadire come sempre alcuni concetti fondamentali della medicina. Secondo l’esperto sono proprio le persone vaccinate contro il Covid ad essere adesso più suscettibili al patogeno con le sue nuove varianti.
“Le varianti si sviluppano sotto la pressione delle persone vaccinate, che sono la maggioranza. Il vaccino è una barriera contro il virus, che genera varianti in maniera casuale. Se c’è una variante in grado di infettare i vaccinati si ritrova avvantaggiata, è l’abc della genetica” – queste le chiarissime parole del microbiologo.
Per l’esperto quello che sta succedendo in questo periodo si traduce in due modi: da un lato sta diminuendo la protezione globale della popolazione e questo quindi porta a selezionare varianti che vanno poi ad infettare i vaccinati, ma anche i non vaccinati, che non sono esenti dal contagio. Secondo Crisanti “è scandaloso che in Italia la quarta dose per i fragili abbia un’adesione scarsissima, molto inferiore all’Inghilterra e ad altri Paesi. Ma la quarta dose non risolve tutto. Serve anche una campagna rivolta ai fragili per convincerli a usare la mascherina, bisogna farli lavorare a casa e aiutarli se indigenti” – questa la conclusione del microbiologo.