Covid-19, Matteo Bassetti contrario all’utilizzo del Green Pass oltre il 31 marzo

L'infettivologo del San Martino di Genova, intervenendo all'Adnkronos Salute, ha spiegato che al 31 marzo l'uso del pass vaccinale deve terminare per la maggior parte delle attività. "Strumento per far vaccinare la gente".

Covid-19, Matteo Bassetti contrario all’utilizzo del Green Pass oltre il 31 marzo

Non usa mezzi termini l’infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, per quanto concerne l’utilizzo del pass vaccinale Covid-19, che ormai serve per entrare in tante attività commerciali, basti pensare che dall’1 febbraio anche per recarsi in tabacchino o alla posta c’è bisogno di avere almeno un tampone negativo per poter svolgere le operazioni. L’esperto genovese però non ci sta, e in una intervista all’Adnkrons Salute ha dichiarato che il Green Pass, così come è strutturato adesso, deve cessare di esistere

E lo dovrà fare presto, entro il 31 marzo, data nella quale dovrebbe ormai scadere lo stato di emergenza. Bassetti ha spiegato che oltre quella data sarà irragionevole tenere in piedi lo strumento del pass vaccinale, che potrà magari servire per prendere un treno, un aereo o entrare nelle RSA, ma non per andare al bar o al ristorante e per comprare un pacco di sigarette al tabacchino. 

Bassetti durissimo

“Se il Green Pass è stato messo per far vaccinare la gente, e io l’ho sempre sostenuto per questo, allora dovrebbe esaurire il suo compito, se invece il Green Pass è stato messo per altro allora devono spiegare ai cittadini la ragione per cui l’hanno messo” – così ha detto Matteo Bassetti circa una eventuale proroga del Green Pass per le attività commerciali oltre il 31 marzo. “A quel punto non ci sarà soltanto chi c’è stato fino ad oggi in piazza, ma ci saranno tutti perché non avranno più nessuno che li difende”- così aggiunge Bassetti.

L’esperto ha spiegato che ormai siamo arrivati al 90% e più di persone vaccinate completamente contro il Covid, molte di queste poi hanno ricevuto anche la terza dose. Al 31 marzo, tra guariti e vaccinati ci sarà un 97% della popolazione immunizzata contro il virus, per questo non avrebbe senso più tenere in piedi la misura del Green Pass. 

“Io ho subito per il Green Pass scorte, minacce di morte, perché l’ho sempre sostenuto come strumento per far vaccinare la gente. Esaurito quel compito, è indifendibile. Anche perché se guardiamo intorno a noi non mi pare che altri Paesi lo continuino a tenere una volta che hanno in qualche modo raggiunto l’obiettivo” – questa la conclusione di Matteo Bassetti. Adesso, comunque, ogni decisione spetterà alla politica nazionale.

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