Covid-19, Massimo Galli: "Contagi in aumento? Paghiamo libertà di Natale, meglio lockdown"

Il primario dell'ospedale Sacco di Milano ritiene che i giorni intorno al Natale abbiano provocato il nuovo aumento dei casi di questi giorni, per l'esperto serve comunque un regime equilibrato tra misure di contenimento e aperture.

Covid-19, Massimo Galli: "Contagi in aumento? Paghiamo libertà di Natale, meglio lockdown"

Il primario dell‘ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, nelle scorse ore ha rilasciato nuove dichiarazioni riguardo alla pandemia da coronavirus Sars-CoV-2 che sta continuando a colpire l’Italia in maniera preoccupante. Negli ultimi giorni si è verificato un aumento dei contagi, che seppur lieve preoccupa le autorità sanitarie locali.

Secondo quanto riferisce Galli, il motivo di quest’aumento risiederebbe nei giorni delle feste natalizie, quando la gente è uscita per fare shopping e si è assembrata all’interno dei negozi e delle attività commerciali. Il professore ha dichiarato che nei giorni intorno al 24 dicembre gli esperti si arrabbiavano perché non era giusto assaltare in quella maniera i centri commerciali, e ciò non vuol dire che la categoria dei medici sia contro i commercianti. 

Insomma, secondo Galli, durante le festività si è abbassata la guardia e adesso paghiamo tutte le conseguenze del caso. A questo punto l’esperto ha detto che, se ogni volta che ci deve essere un allentamento delle misure deve succedere questo, allora sarebbe meglio un lockdown. Questa soluzione però, a detta del professore, non può essere usata a lungo termine, in quanto il blocco totale è un fallimento in questo senso. Bisognerebbe, infatti, bilanciare le aperture e le misure con su un periodo molto più lungo, in modo da tenere la curva epidemiologica sotto controllo. 

Massimo Galli: “Tira e molla sono pesanti”

 “I tira e molla sono pesanti anche per l’economia. È peggio avere continui apri e chiudi che una situazione netta”, queste sono le parole che Massimo Galli ha usato durante la sua intervista. L’esperto ha spiegato che anche durante la peste del 1576 il governatore De Guzman, decise di effettuare una quarantena totale e chiuse la gente in casa anche durante la feste di Natale. In quell’occasione fu trovata una soluzione anche per quanto riguarda la Santa Messa, e la gente creò per le strade degli altari con dei crocicchi in modo da assistere alla cerimonia religiosa.

Tra l’altro anche nelle scorse settimane il virologo dell’ospedale Sacco di Milano era intervenuto sulla questione della situazione pandemica in Italia, affermando che nella curva si vedeva un aumento dei contagi, e tale indicatore non faceva stare per niente tranquilli. Anche il professore meneghino è convinto che potrebbe esserci una terza ondata, e per questo invita la gente a non abbassare la guardia. 

Il professore poi si è scagliato anche contro quei medici “no-vax” che si stanno rifiutando di vaccinarsi contro il Covid-19. Anche su questo punto l’esperto è stato categorico e ha detto che nella sanità pubblica non c’è posto per queste persone, in quanto il personale sanitario dovrebbe conoscere perfettamente l’utilità dei vaccini e delle cure. “Dei “no vax” non amo parlare perché è come dare loro importanza” – così ha spiegato Massimo Galli ai media nazionali.

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