Il Covid-19 non dà tregua e gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute non fanno dormire assolutamente sonni tranquilli. In Italia nelle ultime 24 ore si sono registrati 126.888 nuovi casi e, purtroppo, un numero piuttosto alto di morti, 156 unità per la precisione. Cresce anche la pressione sulle strutture ospedaliere. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 41 ricoveri in più nelle terapie intensive e 288 ricoveri nelle aree mediche, che sono i reparti che stanno soffrendo di più.
L’Agenas ha stimato che in Italia il 13% delle terapie intensive sia pieno, cifre che non sono lontanamente paragonabili a quelle del 2020, quando i ricoverati che avevano bisogno della ventilazione assistita erano molti di più. Nella giornata appena trascorsa sono stati processati 1.150.352 tamponi. In questi giorni c’è una vera e propria corsa al test da parte delle persone, che vogliono trascorrere in sicurezza l’ultimo dell’anno insieme ai propri cari.
Nuove norme per la quarantena
Intanto sono attive sin da subito le nuove regole per la quarantena per quanto riguarda i vaccinati. Se un vaccinato con tre dosi avrà contatti con un positivo, se asintomatico non sarà sottoposto a quarantena, a patto di portare con sè per 10 giorni una mascherina FFP2 in presenza di altre persone. Stessa cosa per una persona vaccinata con due dosi da meno di 4 mesi.
Dal 10 gennaio prossimo poi l’Esecutivo ha esteso l’obbligo del Super Green Pass anche per viaggiare sui mezzi pubblici locali, come bus e metro, ma anche su tutti quei mezzi di trasporto a lunga percorrenza. I non vaccinati, sempre dal 10 gennaio, non potranno più sedersi all’esterno di bar e ristoranti. Per loro saranno vietate la maggior parte delle attività sociali, come gli sport di squadra, a cui si accederà soltanto con il Super Green Pass.
Nella giornata di domani arriverà il consueto bollettino settimanale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità che farà sicuramente cambiare colore ad alcune regioni, che si avviano verso la zona gialla. Altre invece potrebbero entrare in zona arancione a causa del superamento dei parametri delle ospedalizzazioni in terapia intensiva e nelle aree mediche. A inizio gennaio si dovrebbe tenere un Consiglio dei Ministri che dovrebbe prevedere di allargare l’obbligo vaccinale a tutto il mondo del lavoro.