Ormai la curva dei contagi da Covid-19 in Italia comincia a calare sempre di più, e con questo il Governo si prepara ad andare incontro ad una ritrovata normalità. Dall’11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto, eccetto quando ci si trova tra più persone e quando vi sono presenti assembramenti, che possono causare un pericolo per la salute pubbliche. Le mascherine più indicate al momento sono le FFP2.
Ma l’Esecutivo potrebbe presto rivedere alcune regole per quanto riguarda la capienza degli stadi e degli impianti sportivi, che potrebbe passare a stretto giro al 75% all’aperto e al 60% al chiuso. Anche per questo settore si punta entro la tarda primavera, almeno, a raggiungere la capienza del 100%. Dall’11 febbraio, quindi già a partire dal prossimo weekend, si potrà tornare a ballare in discoteca, a cui si accederà soltanto essendo muniti di Super Green Pass.
Mascherine al chiuso
Per adesso sarà necessario mantenere l’obbligo di utilizzare le mascherine al chiuso, in quanto la circolazione virale è ancora sostenuta anche se in calo, ma da aprile anche questo parametro potrebbe cambiare ed essere rivisto. Dalla primavera infatti molto probabilmente non si utilizzeranno più le mascherine al chiuso, e anche quest’obbligo cadrà.
Dal 15 febbraio, poi, c’è da ricordare che tutti gli over 50 che lavorano avranno necessariamente l’obbligo di presentare il Super Green Pass nelle attività dove prestano servizio, pena la segnalazione come assente ingiustificato e la sospensione dello stipendio fino a quando il lavoratore non deciderà di mettersi in regola. Ultima tappa arriverà il 31 marzo 2022, quando scadrà lo stato di emergenza legato alla pandemia.
Quest’ultimo non dovrebbe essere prorogato, per cui cesseranno i poteri straordinari del Governo e della Protezione Civile, così come sarà chiuso anche il Comitato Tecnico Scientifico. Molti hub vaccinali potrebbero essere smantellati, lasciando quindi a medici di famiglia, pediatri e strutture ospedaliere il compito di somministrare il vaccino anti Covid. Non ci saranno inoltre più le cabine di regia tra Governo e regioni. Il 15 giugno scadrà inoltre l’obbligo vaccinale per gli over 50 che non lavorano.
Con la fine dello stato di emergenza cesseranno quindi anche le restrizioni tra territori, e non ci saranno più zona bianche, gialle, arancioni e rosse. L’unico strumento che probabilmente rimarrà ancora in uso potrebbe essere il Green Pass, che sarà necessario ancora per diverso tempo per entrare in alcune attività, inclusi forse anche bar e ristoranti. Ma su questa misura molti esperti, come Matteo Bassetti, del San Martino di Genova, si sono detti assolutamente in disaccordo con l’Esecutivo.