Covid-19, il Generale Figliuolo propone di utilizzare il green pass anche bar e ristoranti come in Francia

Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Covid Paolo Figliuolo, generale dell'Esercito Italiano. Il green pass in Francia dal primo agosto servirà per poter entrare anche in bar e ristoranti. "Uscire dalla logica degli hub".

Covid-19, il Generale Figliuolo propone di utilizzare il green pass anche bar e ristoranti come in Francia

C’è bisogno di una inversione di tendenza anche nella vaccinazione anti Covid. Secondo quanto dichiarato dal Generale dell’Esercito Italiano, Paolo Figliuolo, che è anche commissario straordinario per l’emergenza pandemica nel nostro Paese, bisogna uscire dalla logica degli hub e puntare tutto sui medici di famiglia e sulle farmacie. Questo per far sì che entro la fine di settembre la maggior parte della popolazione italiana sia sottoposta alla vaccinazione contro il Sars-CoV-2. C’è infatti una larga fetta di popolazione che ancora è restia a sottoporsi alla vaccinazione, questo o perchè ascolta fake news sui vaccini, o perchè per motivi ideologici e personali non ritiene che il vaccino sia utile contro questa malattia. 

Per questo Figliuolo si dice d’accordo con Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese, che dal primo agosto ha introdotto l’obbligo di green pass per entrare anche in bar e ristoranti. “Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione” – così ha affermato Figliuolo parlando al Tg2. 

Il Generale: “Intercettare gli indecisi”

Secondo Figliuolo c’è bisogno di vaccinare l’80% della popolazione con entrambe le dosi di vaccino entro la fine di settembre. Questo sarà sicuramente utile ad evitare una quarta ondata pandemica, che potrebbe essere devastante in termini economici e sociali per il nostro Paese. C’è la paura, infatti, che proprio i non vaccinati trasmettano l’infezione al resto della popolazione, vaccinati inclusi. 

Il Generale pensa quindi ad una serie di iniziative con cui convincere gli scettici a sottoporsi al vaccini. Si potrebbero infatti organizzare degli open day o delle open night, senza bisogno di prenotazione, per spingere soprattutto i giovanissimi a ricevere il siero. “Siamo a 58 milioni di inoculazioni, intorno al 45% della popolazione, lo ritengo un dato importante, chiaramente non basta. Dobbiamo intercettare i cosiddetti indecisi, a livello europeo li chiamano esitanti” – queste le parole del Generale al Tg2.

Per quanto riguarda il vaccino italiano Reithera, Figliuolo ha informato che il siero si sta avviando verso la fase 3 di sperimentazione e “ci vorranno ancora tra i 5 e i 6 mesi per passare in produzione”. Insomma la vaccinazione sembra essere l’unica arma che abbiamo per poter uscire dall’emergenza sanitaria e tornare alla normalità. E intanto alcune regioni italiane si avvicinano pericolosamente alla soglia del passaggio in zona gialla.

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